Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Consigli per vivere con un malato di Alzheimer

Consigli per la cura anziani: consigli per vivere con qualcuno che ha la malattia di AlzheimerLa demenza può essere definita come la perdita delle funzioni intellettive come pensare, ricordare, e ragionare, abbastanza grave da interferire con la vita quotidiana.

Quando progredisce, è sempre più difficile prendersi cura di una persona cara con questa diagnosi. Tuttavia, nelle fasi precedenti, ci sono alcune cose che si possono fare per rendere la vita un po' più facile.


Consigli per la cura anziani: consigli per vivere con qualcuno che ha l'Alzheimer

L'Alzheimer è spesso suddiviso in tre fasi: iniziale, medio e finale:

  1. Durante la fase iniziale, è possibile notare meno vitalità, iniziativa e guida nella persona amata. Ci saranno reazioni più lente alla difficoltà di prendere decisioni, problemi nel trovare le parole e perdita di memoria a breve termine. Durante questa fase iniziale, si deve ricordare che spesso la persona amata sarà consapevole del fatto che qualcosa è "sbagliato". Spesso cerca di "nasconderlo", girando la colpa agli altri o allo "stress" o al "troppo lavoro". E' in questo momento che la famiglia deve essere disponibile per rassicurare e supervisionare.
  2. La seconda, o "fase media", comporta alcuni cambiamenti comportamentali come vagabondaggio, disorientamento, problemi di giudizio e mancanza di affetto. Qui, la famiglia o il caregiver possono sentire sentimenti di colpa e di isolamento e possono diventare il bersaglio della frustrazione o della rabbia del proprio caro.
  3. La terza o "fase finale" di Alzheimer porta all'eventuale blocco della mente e del corpo. Il caregiver spesso si sente esaurito, addolorato per la perdita e può decidere di chiedere la collocazione in una struttura di assistenza infermieristica.


Mentre la persona amata è a casa, ci sono dei modi per rendere la vita più facile a tutti. Informare i familiari stretti della diagnosi. Spiegare cosa accadrà al vostro caro, magari con informazioni scritte. Questo li aiuterà a capire cosa sta succedendo e permettere loro di assumere un ruolo nel proteggere e preservare la salute e la dignità della vostra persona amata. Inoltre, prendere in considerazione di contattare l'Associazione Alzheimer e/o le strutture pubbliche e private di assistenza per scoprire quali tipi di supporto sono disponibili per i caregivers.


La sicurezza è il primo e più importante problema. E' una buona idea avvisare i vicini di segnalare qualsiasi comportamento insolito. A causa della perdita di memoria, la persona amata potrebbe finire nel cortile di casa sbagliato o addirittura vagare lontano. I vicini di casa possono aiutare se sono a conoscenza del problema. Inoltre, se lo permette, mettere etichette con il nome sull'abbigliamento in modo che se si perde può essere identificato. Mettere una piccola campanella in cima alle porte che conducono all'esterno per avvisare se la persona ha deciso di lasciare la casa. Non si vuole tenerli prigionieri e si dovrebbe consentire loro la libertà tanto quanto è sicuro per loro, ma bisogna essere consapevoli di ciò che stanno facendo.


In casa, l'Associazione Alzheimer raccomanda che le aree siano ben illuminate e i caregiver devono cercare di mantenere basso il livello di rumore, poichè i rumori forti possono creare confusione e disorientamento. Altre cose che possono causare eccessiva confusione sono i pavimenti lucidi, i tappeti con disegni di grandi dimensioni o con bordi scuri e i disegni a scacchi. Queste cose possono causare problemi di percezione visiva. Se possibile, i mobili dovrebbero essere di colore in contrasto con i pavimenti e le pareti in modo da risaltare visivamente.


La coerenza è fondamentale per mantenere il confort del proprio caro. Provare a svolgere le stesse attività che gradiva prima della diagnosi. Per esempio, se era un appassionato di golf, provare a giocare a minigolf nel cortile sul retro una volta al giorno o anche andare in un campo pratica in momenti di bassa attività (verificare con il personale per vedere quando il campo è meno occupato). Se lavorava a uncinetto, può non essere in grado di completare più un disegno, ma forse potrebbe sentirsi occupata in attività come piegare o tagliare del materiale.


Attività quotidiane che diamo per scontate, come fare il bagno, governare e mangiare, possono diventare un enigma per la persona amata. In questi momenti, assistere con ricordi dolci di quello che facevano una volta. Ricordare di conservare la sua dignità il più possibile. Consentire loro di fare quello che possono per se stessi ed essere pazienti. Durante i pasti, cercare di fornire elementi che non richiedono molta preparazione. Le cose semplici, senza ossa, semi o pezzetti sono le migliori. Dare istruzioni brevi e provare a rendere l'atmosfera più piacevole e priva di distrazioni, per quanto possibile.


Essere caregiver di qualcuno che ha l'Alzheimer è un compito impegnativo e difficile. Ricordare di chiedere aiuto, fare delle pause e ottenere il supporto necessario da altri membri della famiglia e amici, e unirsi a un gruppo di supporto per caregiver.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 


 


Pubblicato in NewsOlio.com - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.