Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli anziani con demenza potrebbero non gradire i tubi di alimentazione

Quanti desiderano un giorno avere un sondino inserito nel ventre? Qualcuno? Pochi? Tutti? Io no, questo è sicuro.

Quindi, se arrivasse il momento in cui non potrò più parlare per me stesso, questo articolo può servire da dichiarazione della mia filosofia che io non voglio essere sottoposto a tutto ciò che la medicina può offrire.


Questa settimana ho applicato ancora un altro tubo di alimentazione (PEG) a un paziente. Questa è spesso un'esperienza insoddisfacente per me poichè non sto sempre facendo quello che interessa al paziente. Di solito, il paziente non è in grado di esprimere le proprie opinioni e la decisione è debitamente delegata alla famiglia o a qualcuno con un potere di rappresentanza (POA-Power Of Attorney) medico. In questo caso il sondino è stato indicato dal medico e ho rivisto la procedura e le alternative con le 3 figlie in una riunione.


Le figlie erano incerte su come procedere. Le signore erano chiaramente contrariate. Una di loro aveva il POA. Ho consigliato loro di prendere più tempo per valutare le opzioni. La decisione era difficile, la situazione non era di emergenza e quindi avevano il lusso di avere del tempo per decidere. Ho ricordato alla figlia con il POA che la sua responsabilità non era quella di prendere una decisione in base a quello che sentiva fosse il migliore interesse di sua madre, ma di prendere la decisione che sua madre avrebbe preso se fosse stata in grado di farlo. Questa distinzione è fondamentale se vogliamo rispettare l'autonomia del paziente e l'etica medica.


Alcune ore dopo, le figlie hanno concordato di procedere con la PEG, e l'ho fatto. Per fortuna c'è stato un consenso, poichè sarebbe molto problematico procedere se ci fosse una decisione spaccata, anche se chi ha il POA ha il diritto legale di decidere. In effetti, se questo fosse avvenuto, avrei fatto ogni sforzo per facilitare una decisione unanime, e avrei coinvolto altri professionisti per contribuire a questo sforzo. E' facile prevedere le tensioni familiari che potrebbero derivare da una decisione non unanime su come procedere. Tuttavia nei momenti in cui il consenso è impossibile, deve essere seguita la direttiva POAS. In tali casi, almeno c'è qualcuno con un POA che deve prendere la decisione difficile. Quando non c'è POA, ed i membri della famiglia sono in disaccordo, allora la situazione è delicata e difficile.


La maggior parte dei tubi PEG che metto vanno a soggetti anziani affetti da demenza che risiedono in case di cura. Per molti di loro, questi tubi sono un rito di passaggio e costituiscono un mezzo conveniente per gestire l'alimentazione e i farmaci. Sono davvero necessario? Certo che no. Infatti, ci sono numerosi studi di medicina negli ultimi anni che concludono che gli individui affetti da demenza avanzata non beneficiano dai tubi di alimentazione. Inoltre, è stata contestata l'idea che l'alimentazione tramite tubi PEG offra comfort ai pazienti.


Le risorse sono limitate. Se ogni paziente in casa di cura avesse un aiuto specifico che dedica il tempo necessario per aiutare i pazienti a mangiare, allora non ci sarebbe bisogno di un gastroenterologo come me a turbarlo. In aggiunta, mangiare cibo in modo convenzionale offre piaceri gustativi e sociali. Vogliamo privare il paziente di uno qualsiasi dei restanti piaceri della vita, quando gliene sono rimasti così pochi?


C'è un aspetto della procedura PEG che mi dà piacere, e l'ho sperimentato la settimana scorsa. Due mesi fa avevo messo un PEG a un uomo robusto e vigoroso che aveva una menomazione temporanea nella sua funzione di deglutizione. Questa settimana, è venuto nel mio studio perchè rimuovessi il tubo. Questo è un evento raro perchè la maggior parte dei PEG sono collocati a tempo indeterminato. Molti pazienti ricoverati sono invitati a sottoporsi a PEG quando uno studio dimostra la disfunzione della deglutizione. Il mio sospetto è che molte di queste persone hanno avuto questa 'disfunzione' per anni, eppure sono riusciti a superare migliaia di pasti nel corso degli anni, senza perdita di vite umane. In questi casi, il PEG può essere giustificato, ma può non essere realmente necessario.


Ovviamente, molti tubi PEG sono assolutamente necessari e devono essere messi. E' per il resto dei PEG che mi sto lamentando. Chiedi al tuo gastroenterologo se ha mai messo un tubo PEG inutile. Se dice di no, allora tirate fuori la macchina della verità. Il mio consiglio? Assicurati di avere un testamento biologico designando qualcuno con un potere di rappresentanza medico che agisca in modo affidabile per tuo conto, in caso di necessità. Altrimenti potresti finire per tramontare con i tubi.

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Michael Kirsch, MD Scritto da Michael Kirsch, MD, medico e scrittore.

Pubblicato
in MedCityNews.com il 18 marzo 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)