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Blu di metilene potenzia davvero il cervello? Un farmacologo spiega la scienza

hot glass marbles methylene blue Image by rawpixel.com on Freepik

Internet è in fermento con tributi a una sostanza chimica liquida chiamata blu di metilene che viene venduta come integratore per la salute. Negli ultimi 5/10 anni, il blu di metilene è stato pubblicizzato online come 'agente nootropico', sostanza che migliora la funzione cognitiva. I venditori affermano che amplifica l'energia cerebrale, migliora la memoria, aumenta la concentrazione e dissipa la nebbia cerebrale, più altri presunti benefici.


Gli influencer della salute ne cantano le lodi. Nel febbraio 2025, poco prima di essere confermato ministro USA della sanità e dei servizi umani, Robert F. Kennedy Jr. è apparso in un video mentre spruzzava un liquido blu, che tutti hanno presunto essere blu di metilene, in un bicchiere, sebbene non abbia mai approvato verbalmente la sostanza.


Come ricercatore di infiammazione e cancro, studio come i coloranti influenzano la salute umana. Le affermazioni sul blu di metilene sono allettanti ed è facile lasciarsi coinvolgere dalle sue supposte potenzialità. Ma finora, sono scarse le prove a sostegno dei suoi benefici per la salute e ci sono alcuni gravi rischi nell'uso della sostanza al di fuori della pratica medica.

 

Cos'è il blu di metilene?

Il blu di metilene è una tintura sintetica in forma di polvere verde scuro, che assume un colore blu intenso se sciolta in acqua. Il mio lavoro e quello di altri suggerisce che molti coloranti sintetici ampiamente utilizzati negli alimenti e nei medicinali possono innescare reazioni potenzialmente dannose del sistema immunitario. Ma a differenza dei coloranti alimentari comunemente usati - uno dei quali è stato da poco vietato dalla FDA in USA - il blu di metilene non deriva dal petrolio. Proviene da una famiglia diversa di coloranti, che si ritiene non abbiano queste pericoli per la salute.


Il blu di metilene fu sintetizzato per la prima volta nel 1876 come colorante per i tessuti e fu valutato per il suo colore intenso e per la capacità di legarsi bene ai tessuti. Poco dopo, il medico tedesco Paul Ehrlich ha scoperto la sua capacità di macchiare i tessuti biologici e di uccidere il parassita che causa la malaria, rendendolo uno dei primi farmaci sintetici usati in medicina.


La sostanza chimica non ha avuto un uso diffuso come trattamento della malaria perché non era più efficace del chinino, la terapia standard al momento. Ma negli anni '30, il colorante ha trovato un nuovo uso nel testare la sicurezza del latte grezzo o non pastorizzato: se il suo colore blu sbiadiva rapidamente, il latte era contaminato da batteri, ma se rimaneva blu, il latte era considerato relativamente pulito.


Questo test di sicurezza ora è in gran parte obsoleto, ma funziona grazie alla superpotenza chimica del blu di metilene, in base alla quale le sue molecole possono scambiare elettroni con altre molecole, come un piccolo caricabatterie.

 

Come lo usano i medici oggi?

Quella stessa superpotenza chimica consente alcuni usi medici del blu di metilene. I medici lo usano, in modo più significativo, per trattare un raro disturbo del sangue chiamato metemoglobinemia, in cui l'emoglobina, una proteina ricca di ferro nei globuli rossi che trasporta ossigeno, assume una forma diversa che le impedisce di fare il suo lavoro. Il blu di metilene ripristina la funzione dell'emoglobina trasferendo un elettrone.


A volte i medici usano il blu di metilene anche per trattare gli effetti dell'avvelenamento da monossido di carbonio, dello shock settico o delle tossicità da farmaci come la chemioterapia. Viene anche usato come colorante chirurgico per evidenziare tessuti specifici come i linfonodi o per identificare dove il tessuto perde e quindi può essere danneggiato.

 

In che modo il blu di metilene influisce sul cervello?

Il blu di metilene può entrare nel cervello attraversando la barriera protettiva del tessuto che la circonda. I ricercatori hanno anche scoperto che la sostanza chimica può proteggere e supportare i mitocondri, strutture cellulari che sono spesso descritte come centrali energetiche della cellula. Il blu di metilene può aiutare i mitocondri a generare energia per le cellule. Per questi motivi, i ricercatori stanno studiando l'effetto del blu di metilene sul cervello.


Finora, la maggior parte di ciò che è noto sugli effetti della sostanza sul cervello proviene da studi sui ratti e su cellule coltivate in un piatto di laboratorio, non nelle persone. Ad esempio, i ricercatori hanno scoperto che il blu di metilene può migliorare l'apprendimento, potenziare la memoria e proteggere le cellule cerebrali nei ratti con una condizione che imita il morbo di Alzheimer (MA).


Studi sui roditori hanno scoperto anche che il blu di metilene può proteggere il cervello dai danni di una lesione cerebrale. Altri studi hanno dimostrato che è utile nel trattamento dell'ictus ischemico nei ratti. Tuttavia, fino ad oggi nessuna ricerca ha esaminato se protegge il cervello delle persone dal trauma cranico o dall'ictus.


Pochi studi clinici hanno studiato gli effetti del blu di metilene nel trattamento degli aspetti del MA nelle persone, ma una revisione del 2023 di questi studi ha rilevato che i loro risultati sono stati misti e non conclusivi. Un piccolo studio su 26 persone ha scoperto che una singola bassa dose del prodotto chimico ha potenziato la memoria di circa il 7% e aumentato l'attività cerebrale durante i compiti di pensiero. Un altro studio degli stessi ricercatori ha scoperto che il blu di metilene ha cambiato il modo in cui le diverse parti del cervello si sono collegate, anche se non migliorava le capacità di pensiero.


Sebbene alcuni studi sulle persone abbiano dimostrato che il blu di metilene può essere utile per alcuni problemi legati al cervello, come la gestione del dolore e i disturbi neuropsichiatrici, tali studi erano piccoli. Ciò suggerisce che, mentre ci possono essere circostanze del paziente in cui il blu di metilene dà benefici, i ricercatori non hanno ancora accertato quali sono.

 

Il blu di metilene è sicuro?

Il blu di metilene è generalmente sicuro se usato sotto la supervisione medica. Tuttavia, la sostanza chimica ha alcuni gravi rischi. Per prima cosa, può interagire con farmaci ampiamente usati. Il blu di metilene inibisce una molecola chiamata monoamina ossidasi, il cui compito è abbattere un'importante sostanza chimica del cervello, la serotonina. Molti farmaci comuni per trattare ansia e depressione puntano la serotonina. L'assunzione dell'integratore insieme a questi medicinali può causare la 'sindrome della serotonina', che può portare ad agitazione, confusione, febbre alta, frequenza cardiaca rapida, rigidità muscolare e, nei casi più gravi, convulsioni o persino morte.


Nelle persone con una rara carenza genetica dell'enzima G6PD, il blu di metilene può causare una condizione pericolosa in cui i globuli rossi si rompono troppo rapidamente. A dosi elevate, la sostanza chimica può anche alzare la pressione sanguigna o causare problemi cardiaci. Inoltre, è considerato pericoloso per le donne in gravidanza o in allattamento perché può danneggiare il feto o il bambino.


Nel complesso, mentre gli scienziati hanno trovato accenni di alcune affascinanti proprietà del blu di metilene, sono necessari esperimenti molto più grandi e più lunghi per sapere se funziona veramente, qual è la dose giusta e quanto è sicuro nel tempo.

 

 

 


Fonte: Lorne J. Hofseth, Professore e decano associato per la ricerca, University of South Carolina

Pubblicato su The Conversation (> English)(> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

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