Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dear Carol: Angoscia del caregiver per la moglie con demenza che vuole 'tornare a casa'

woman walking going home Image by Freepik

Cara Carol: mia moglie da oltre 40 anni ha il morbo di Alzheimer (MA) e io mi prendo cura di lei a casa. Anche se mi sono informato molto sulla cura della demenza, ho sbattuto la testa contro un muro. Talvolta si mette a camminare su e giù nervosamente, insistendo sul fatto che vuole tornare a casa. Come faccio a convincerla che questa è l'unica casa dove abita da decenni? Posso rispondere alla maggior parte delle domande ripetute, ma questa mi fa andare fuori di testa. - DF

 

Caro DF: mi dispiace tanto che tu stia attraversando questa fase straziante della cura della demenza. Cosa sta succedendo? Anni fa, si pensava che le persone con demenza si sentissero attratte nella loro casa d'infanzia. Più di recente, quell'idea è stata sostituita dalla teoria secondo cui la persona chiede sollievo da bisogni insoddisfatti.


Il ragionamento è che la parola casa significa sicurezza e comfort. Nelle persone con demenza, le emozioni rimangono molto tempo dopo aver perso la capacità di trovare le parole, quindi questo desiderio di conforto è espresso come voler tornare a casa. Certamente, alcune persone potrebbero pensare alla loro casa d'infanzia come simbolo, ma il bisogno insoddisfatto è ciò che dobbiamo affrontare.


Poiché tua moglie potrebbe avere difficoltà a esprimere le sue esigenze, dovrai andare per tentativi. Sta provando dolore? Ha troppo freddo o caldo? È affamata o assetata? Seduta su slip bagnati o sporchi? Ha iniziato a prendere un nuovo farmaco o un integratore o ha avuto un aumento /riduzione della dose? Ha mangiato cibo che le è difficile digerire? Le manca la sua coperta preferita che è in lavatrice? Questi sono tutti problemi di comfort.

 

Come aiutare

Sai già che la logica è inefficace a causa dei cambiamenti nel suo cervello, quindi evita i tentativi di convincerla che è a casa. Piuttosto, rassicurala con calma che può tornare a casa presto, ma nel frattempo la terrai al sicuro. Potresti quindi chiederle cosa vuole fare quando torna a casa. O dire: "Parlami della tua casa. Scommetto che è meravigliosa!". Questi approcci le dicono che stai ascoltando le sue preoccupazioni.


A volte è utile una distrazione. Se a tua moglie piace un video o una musica particolare, preparali e divertiti con lei. In alternativa, portala in cucina in modo che possa aiutarti riordinando stoviglie o tovaglioli.


Se continua a chiederti puoi dire: "Certo! Andremo non appena farò i piatti". A causa della perdita di memoria a breve termine, guadagnare un po' di tempo spesso può fermare il ciclo. Alcuni caregiver vanno persino a fare un giro dell'isolato o escono per un gelato.


Comprendi che il suo chiedere di tornare a casa non è colpa nel tuo caregiving. Se nessuno dei tuoi tentativi di dare conforto aiutano tua moglie, continua a convalidare e confortare, ma anche verifica con il suo medico eventuali cambiamenti.


Un giorno questa fase passerà, DF. Se non sei in un gruppo di supporto, considera di aderire a uno. La cura della demenza prende di più dal caregiver di quanto non abbia mai pensato di dover dare. Il supporto aiuta.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.