Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dana Territo: I problemi cognitivi potrebbero derivare dall'ipotiroidismo, non dall'Alzheimer

L'ipotiroidismo è legato alla demenza?

Hypothyroidism and helathy thyroid Image 6666473 by Freepik

Secondo il National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK), circa 5 americani su 100 (5%) hanno ipotiroidismo, il che equivale a circa 16 milioni di persone. L'ipotiroidismo, o insufficienza tiroidea, è una condizione in cui la ghiandola tiroidea non produce a sufficienza certi ormoni cruciali. Non trattata, la condizione può causare una serie di problemi di salute, tra cui malattie cardiache, obesità, dolori articolari e declino cognitivo.


Se un individuo è preoccupato per la mancanza di concentrazione e per i segni di perdita di memoria, dovrebbe anche essere consapevole di altri sintomi associati all'ipotiroidismo. Questi includono affaticamento, aumento di peso, ritenzione di fluidi, lingua ingrandita con rientranza dei denti, intolleranza al freddo, perdita di capelli, pelle secca, depressione, dolori articolari, costipazione, mal di testa, unghie fragili, colesterolo elevato e ghiandola della tiroide allargata.


Questi sintomi spesso portano l'individuo a pensare di avere l'inizio di Alzheimer o di demenza. L'individuo non dovrebbe correre a pensare di avere l'inizio dell'Alzheimer, ma i sintomi di perdita di memoria e di mancanza di concentrazione potrebbero essere correlati alla bassa funzione tiroidea. Poiché il cervello usa così tanta energia, gli individui con ipotiroidismo (metabolismo rallentato e meno energia) tendono a sperimentare un declino della loro acuità mentale, la 'nebbia cerebrale' che molti individui descrivono mentre hanno i sintomi del disturbo.


L'ipotiroidismo è spesso associato a disturbi dell'umore e a compromissione cognitiva, il che significa che gli ormoni tiroidei sono fondamentali per il normale funzionamento del cervello. In particolare, l'ipotiroidismo è stato associato a diversi deficit cognitivi, come l'intelligenza generale, le capacità visive-spaziali e la memoria.


L'ipotiroidismo può spesso essere diagnosticato con un semplice esame del sangue. Per alcuni individui, tuttavia, può essere più complicato e saranno necessari test più dettagliati. In un individuo con una ghiandola tiroidea ipoattiva, il livello ematico di T4 (il principale ormone tiroideo) sarà basso, mentre il livello di TSH (ormone stimolante la tiroide) sarà elevato. Ciò significa che la tiroide non sta producendo abbastanza ormone e la ghiandola pituitaria lo riconosce e sta rispondendo in modo appropriato producendo più TSH nel tentativo di forzare più produzione ormonale dalla tiroide.


Per la maggior parte degli individui con ipotiroidismo, assumere una qualche forma di sostituzione dell'ormone tiroideo (sintetica o naturale, pillola o liquido, ecc.) farà tornare il 'test della funzione tiroidea' nella gamma normale, e questo è accompagnato da un miglioramento generale dei sintomi che farà sentire meglio l'individuo, comprese le preoccupazioni sul funzionamento cognitivo.


L'ipotiroidismo è una delle cause più frequenti di demenza sintomatica ed è riconosciuto come causa di demenza reversibile. Si raccomanda di consultare un medico, preferibilmente un endocrinologo, per arrivare a una diagnosi accurata.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.