Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gary Small: Continua a camminare per rimanere mentalmente acuto

Il condizionamento aerobico può migliorare la nostra acuità mentale in diversi modi

two seniors walking uphill Foto: Patrizia Tilly / Shutterstock

La nonna di mia moglie, di 103 anni, ha vissuto in un appartamento al terzo piano a New York City. Ogni giorno saliva e scendeva più volte le scale per andare a fare acquisti, all'ufficio postale, al lavasecco e a fare altre piccole commissioni. A 103 anni, era acuta come una puntina. Non ha mai dimenticato un compleanno, un anniversario o una singola festa.


E Dio non volesse che ti dimenticassi di inviarle una cartolina o di chiamarla per il suo compleanno, altrimenti la sentivi per anni. L'esercizio che ha fatto su quelle scale e per le commissioni non solo hanno protetto il suo cuore per farla vivere oltre 100 anni, ma ha anche protetto il suo cervello.


Camminare è uno dei modi più sicuri e più semplici per fare un allenamento aerobico. Quanto cammino o esercizio ha bisogno ogni persona dipende dal suo livello di forma fisica di base, dall'età e da altri fattori di salute. E fare brevi sessioni di allenamento cardio durante la settimana è più efficace che essere un guerriero del fine settimana che si esercita solo sabato e domenica.


In uno studio di oltre 18.000 donne anziane, i ricercatori della Harvard University hanno scoperto che 90 minuti alla settimana di cammino vivace, circa 15 minuti al giorno, era tutto ciò che era necessario per ritardare il declino cognitivo e ridurre il possibile rischio del morbo di Alzheimer (MA) in futuro. Gli scienziati dell'Università di Pittsburgh hanno scoperto che più gli anziani camminavano, migliori erano le loro capacità cognitive e più grande era il loro cervello. Un cervello più grande è associato a un rischio inferiore di MA.


Molti studi hanno dimostrato che un rischio inferiore di MA è associato a quasi tutte le forme di attività fisica, che si tratti di giardinaggio, faccende domestiche, nuoto o tennis. Quando le persone sedentarie iniziano un programma di forma fisica, il loro cervello diventa più grande nelle regioni cruciali per la memoria, come il lobo frontale e l'ippocampo.


Evidenze altrettanto convincenti dei benefici cerebrali dell'esercizio fisico provengono da studi che hanno monitorato i volontari nei programmi di esercizio e li hanno confrontati con i gruppi di controllo sedentari. Il dott. Arthur Kramer e colleghi dell'Università dell'Illinois hanno reclutato volontari da 58 a 77 anni di età e li hanno assegnati a un gruppo di cammino o a uno di stretching e tonificazione.


Dopo sei mesi, i camminatori avevano un aumento del flusso sanguigno nei circuiti cerebrali che controllavano la capacità spaziale e il pensiero complesso, rispetto al gruppo di allungamento e tonificazione. Sebbene stretching e tonificazione siano componenti importanti di un programma completo di forma fisica, i risultati del professor Kramer dimostrano il valore aggiunto del condizionamento cardiovascolare per mantenere la salute del cervello.


Il condizionamento aerobico può migliorare la nostra acuità mentale in diversi modi: fa pompare più sangue nel cervello (che sembra invertire il deterioramento cellulare associato all'invecchiamento), stimola la crescita di nuove sinapsi (i siti di connessione tra i neuroni) e rende le cellule cerebrali più reattive agli stimoli esterni.

 

 

 


Fonte: Gary Small in Psychology Today (> English), post del 30/01/2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.