Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I caregiver sul campo possono offrire prospettive diverse di quelli lontani

caregiver woman video callImage by freepik.com

Cara Carol: sono marito e padre che vive a circa 320 km dal mio padre anziano. Dato che mia sorella vive nella sua comunità, lo controlla ogni giorno, lo aiuta a fare la spesa, gestisce i suoi farmaci e lo porta agli appuntamenti. Apprezzo tutto quello che fa. Ecco il problema: papà è ragionevolmente in salute per uno che sta per arrivare a 90 anni, ma durante le mie ultime visite, ho percepito che la sua memoria è scemata molto. Mia sorella dice che è solo un invecchiamento normale. Come faccio a sapere se sto reagendo in modo eccessivo come dice lei, o se è lei a negare questi cambiamenti? - GL

 

Caro GL: Quasi tutti abbiamo giorni in cui siamo più acuti di altri, ma gli anziani potrebbero mostrare più variazioni. Questo, ovviamente, rende più difficile sapere se qualcosa non va o se la persona ha solo una brutta giornata. La cosa buona qui è che tu e tua sorella potete guardare la salute di tuo padre attraverso lenti diverse, ma ciò potrebbe anche portare a disaccordi come quelli che noti.


Dichiarerò l'ovvio: tua sorella ha il vantaggio di vedere tuo padre ogni giorno. Se lui dice che non ha dormito bene la sera prima, lei allora addebita il suo funzionamento meno che concentrato alla privazione del sonno. Lei potrebbe avere ragione, o potrebbe esserci un declino graduale oltre l'invecchiamento normale che non sta notando a causa della familiarità. Per contro, potresti essere andato a trovarlo dopo una notte in cui tuo padre non ha dormito bene a causa dell'artrite o di qualche altro disturbo, e giudicare erroneamente la sua cognizione confusa, pensando che sia un declino accelerato.


Come per la maggior parte dei problemi della vita, è probabile che siate entrambi nel giusto, in una certa misura, quindi rimanere aperti e pronti a scendere a compromessi è un buon approccio. La facilità con cui lo fai dipende dalla tua relazione generale. Discuti con tua sorella in modo non conflittuale ciò che hai visto durante la tua visita e perché sei preoccupato. Ricorda che lei deve giudicare di continuo su quando dovrebbe vedere un medico, quali farmaci devono essere aggiornati, quali appuntamenti stanno arrivando e molto altro.


Pur apprezzando senza dubbio le tue visite, per lei lo 'vedi solo per pochi momenti' e poi decidi di sapere più di lei. Mi rendo conto che non è il tuo intento, ma sarebbe comprensibile se lei si sente così. Una volta che hai chiarito quanto apprezzi tutto ciò che fa, sottolinea che non la stai mettendo in dubbio, e non c'è alcuna critica implicita. Dille solo che, non avendo visto tuo padre per un po' di tempo, certe cose spiccano, e probabilmente dovrebbero essere affrontate in breve tempo.


Una revisione dei farmaci dovrebbe essere in cima alla lista. Tutti i farmaci hanno effetti collaterali, molti dei quali possono influenzare la memoria e il pensiero negli anziani e alcuni di questi effetti aumentano man mano che i farmaci vengono assunti a lungo termine. Eventuali farmaci nell'elenco che non sono veramente necessari alla sua età dovrebbero essere considerati per una riduzione del dosaggio o per la totale rimozione.


I vostri ruoli diversi nell'assistenza a tuo padre possono essere a suo vantaggio, GL. Tanti auguri!

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)