Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Doula di fine vita: aiuta paziente di Alzheimer e caregiver nel momento a volte opprimente

Chi è, e cosa fa, la doula di fine vita?

Una doula di fine vita è un/una professionista che può aiutare una persona a prepararsi alla propria morte e a riflettere sulla sua vita, le gioie e i rimpianti più grandi, eventuali paure o preoccupazioni nella sua mente e come vuole essere ricordata.

La doula può essere una parte essenziale del supporto di fine vita per quelli che hanno il morbo di Alzheimer (MA) o altre demenze. L'approccio olistico non medico della doula comprende il supporto emotivo, spirituale e fisico per tutti i soggetti coinvolti, aiutando sia l'individuo interessato che il caregiver familiare.

Le doula di fine vita, a volte indicate come 'doule della morte', 'ostetriche della morte', 'allenatrici di morte' o 'allenatrici di fine vita', offrono la loro presenza empatica ma neutra, calma ed equilibrata per guidare l'individuo e la famiglia attraverso alcune delle fasi di fine vita che potrebbero diventare troppo opprimenti da facilitare da soli.

Una doula della morte ascolta i sentimenti, le paure e i desideri dell'individuo colpito e parla con lui su come immaginare il suo modo ideale di morire. Tuttavia, il processo deve essere adattato a seconda della condizione e dello stato della persona con MA o con altra demenza.

Man mano che svaniscono le capacità di comunicazione e ragionamento, gli individui con demenza si basano sempre più su linguaggio del corpo, espressione del viso e tono / inflessione vocale per comprendere cosa intendono i caregiver. La doula dovrebbe quindi prestare maggiore attenzione a quei segni di comunicazione sottili e non verbali e agire su di loro.

Secondo l'International End-of-Life Doula Association, il lavoro sull'eredità può essere incorporato nel servizio alla demenza della doula. Lo scopo è onorare la persona, non la malattia che ha cambiato la persona cara. La doula di fine vita potrebbe avvicinarsi al lavoro sull'eredità in un modo più incentrato sulla famiglia di quanto non farebbe di solito quando lavora con qualcuno che ha la demenza.

Anche se l'individuo è in grado di guardare, ascoltare o sentire, il processo del progetto di eredità può essere gratificante per tutte le persone coinvolte. Ad esempio, una playlist collaborativa della musica o delle canzoni preferite dell'individuo potrebbe attivare ricordi ed emozioni sia per l'individuo interessato che per il caregiver.

Le doula non sostituiscono i servizi di assistenza hospice; al contrario, completano altri servizi che una persona morente e la sua famiglia potrebbero ricevere, compreso l'hospice o cure palliative.

Il costo dei servizi doula di fine vita può variare dai $ 25 ai $ 100 l'ora (in USA) e questi servizi non sono coperti da alcun piano assicurativo importante. Tuttavia, molte doula offrono piani di pagamento e/o scalette di prezzi accessibili in base alle esigenze finanziarie.

"Verso la fine della vita, quando si supportano quelli con compromissione cognitiva, da declino della memoria correlato all'età o da Alzheimer, è fondamentale essere particolarmente pazienti e attenti", afferma Leslie-Alin Tewes, doula di fine vita e consulente di assistenza specializzata nell'invecchiamento. “Dare tempo tranquillo e attenzione senza soluzione di continuità è il punto di questo lavoro. È il dono". (dal sito dell'International End-of-Life Doula Association).

Per ulteriori informazioni sulle doule: http://www.douleitalia.it/

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.