Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer: attenzione ai segni che è il momento dell'hospice

La persona con demenza quando è pronta per le cure dell'hospice?

Considerato ora il modello di qualità e cure compassionevoli per le persone che hanno di fronte una malattia o un infortunio gravi o che limitano la vita, il concetto di assistenza hospice, o di cure palliative, è iniziato in Inghilterra negli anni '50. Un medico pioniere di nome Dame Cicely Saunders ha creato lì il primo hospice moderno nel 1967. L'assistenza hospice si concentra sul prendersi cura, non sul curare, e nella maggior parte dei casi, la cura è fornita a domicilio dell'individuo.

L'assistenza hospice è fornita anche da centri hospice auto-finanziati, ospedali e case di cura e altri ambienti di assistenza a lungo termine. I servizi di hospice sono disponibili per le persone di qualsiasi età, religione, razza o malattia e sono a carico del servizio sanitario pubblico (ndt: almeno finora).

La demenza e il morbo di Alzheimer (MA) sono condizioni che alterano la vita, e infine fatali, per le quali non sono disponibili terapie curative. Quando qualcuno raggiunge lo stadio del MA o di altre demenze in cui le attività quotidiane diventano troppo difficili da gestire per i caregiver familiari, e i sintomi diventano drasticamente più pronunciati, un medico può prescrivere al paziente un hospice per l'assistenza di fine vita.

Alcune delle caratteristiche che l'individuo interessato può esibire includono impossibilità di deambulare senza assistenza, incontinenza intestinale e della vescica, incapacità di vestirsi e fare il bagno correttamente e un linguaggio limitato a 5/6 parole intelligibili e diverse.

Ci sono anche malattie coesistenti associate alla demenza avanzata per cui i servizi di hospice sarebbero un beneficio. Queste includono polmonite da aspirazione, infezione del tratto urinario, setticemia e stato nutrizionale alterato.

Le cure hospice sono disponibili anche quando ci sono comorbidità che compromettono significativamente la salute dell'individuo interessato, che includono insufficienza cardiaca congestizia o malattie cardiovascolari, BPCO, diabete, insufficienza o malignità renale.

I servizi di hospice offrono vantaggi eccezionali nel MA o in altre demenze. Ogni individuo interessato riceve un piano di assistenza individuale, che considera le sue condizioni e i sintomi specifici per determinare quali servizi sono necessari. L'hospice fornisce attrezzature mediche durature e medicinali per aiutare i caregiver familiari a gestire i sintomi della malattia dei loro cari.

In più, gli operatori dell'hospice possono dare raccomandazioni alle famiglie per creare routine che aiutano l'individuo a sentirsi più a proprio agio. Un team multidisciplinare, che include un direttore medico, supervisiona le cure dell'individuo.

Per iniziare le cure dell'hospice, il caregiver familiare deve ottenere una prescrizione medica. La cura dell'hospice è destinata alle persone con un'aspettativa di vita di sei mesi o meno, quindi le persone con demenza avanzata o MA devono soddisfare i criteri di idoneità per le cure e ricevere la prescrizione di un medico.

Può essere difficile valutare quando arriverà la fine della vita, visto che la malattia avanza a tassi diversi per ognuno, quindi le famiglie devono iniziare a parlarne con un medico quando l'individuo entra nelle fasi più avanzate della malattia. La maggior parte delle persone usa le cure di hospice troppo tardi.

Per ulteriori informazioni sull'hospice, contatta l'azienda sanitaria di competenza e/o i servizi sociali del tuo comune.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.