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Giochi per computer 'provocano demenza ai bambini'

La Baronessa Greenfield ha detto che i giochi per computer possono portare alla temporanea "demenza".

Ha esortato i giovani a spegnere i loro computer, uscire all'aperto e godersi l'aria fresca, invece. In un solo anno, i bambini possono passare fino a 2.000 ore a guardare uno schermo, essendo a rischio di dipendenza da computer.

La baronessa - importante neuroscienziato - ha detto anche che, pur avendo la tecnologia molti vantaggi e potrebbe sfruttare la creatività, l'abuso è pericoloso. Ha insistito: "Le tecnologie dello schermo causano alta eccitazione che a sua volta attiva la dipendenza alla base del sistema cerebrale. Ciò provoca il bisogno di ancora più attività basate sullo schermo".

Ha affermato che le connessioni nel cervello "possono essere temporaneamente disattivate da una attività a forte contenuto sensoriale - 'bruciando la mente'. "Oppure può essere disattivato in modo permanente dalla degenerazione ... cioè la demenza". La Baronessa Greenfield ha sottolineato che "c'è un bisogno di andare fuori, di arrampicarsi sugli alberi e sentire l'erba sotto i piedi e il sole sul viso". Ha anche rilevato l'aumento del "trolling" - fenomeno di pubblicazione di messaggi dannosi in linea - e la tendenza dei giovani a vivere le loro vite attraverso Facebook.

La baronessa ha aggiunto in una conferenza nel Dorset: "Che cosa dire della loro identità, se si stanno definendo come gli altri li vedono?"

 

 

 


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Pubblicato in  TheSun il 14 ottobre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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