Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esplora nuove opzioni nel viaggio del caregiving

Cos'è la 'fase di sensibilizzazione' del caregiving?

Nella quinta fase del caregiving nel viaggio del morbo di Alzheimer (MA), vediamo una maggiore consapevolezza di sé da parte del caregiver e una crescente consapevolezza di come la progressione del MA sta incidendo su di lui e certamente sulla persona cara.


Il caregiver ha attraversato la fase iniziale (mettere in valigia preparazioni e piani), la fase di accumulazione (mettere insieme risorse e servizi di supporto), la fase di insediamento (abituarsi all'ambiente unico del MA), e quindi tocca la fase di realizzazione (capire che le cose non saranno mai più le stesse con la persona cara).


Mentre continua il 'viaggio' del caregiver nella malattia, evolve un acuto senso di consapevolezza dei compiti e delle responsabilità quotidiane. Questa 'fase di consapevolezza' è caratterizzata da quel 'jet lag che inizia a farsi sentire'.


I caregiver sono affaticati e diventano sempre più consapevoli di quanto il loro ruolo di assistenza si trasforma costantemente, influenzando la loro salute, la famiglia, il lavoro, le finanze, le reti sociali, ecc. Mentre i caregiver lottano per soddisfare i bisogni di tutti, trascurando i propri, potrebbero non essere in grado di articolare cosa sta succedendo a loro. Stanno ancora cercando di incorporare tutte le nuove responsabilità del caregiver nella loro 'vecchia vita'.


In questa 'fase di consapevolezza', c'è spesso un esaurimento delle risorse interne del caregiver, che diventa consapevole del declino della sua salute personale, che si tratti di attacchi di depressione, di irritabilità, di cali di energia e/o aumento della pressione sanguigna. La mentalità ideologica fa credere al caregiver che se solo diventasse più efficiente o acquisisca maggior controllo, il viaggio sarebbe migliore.


Inoltre, in questa fase, c'è più consapevolezza delle dinamiche familiari e di come sono distribuite le responsabilità, con frequenti conflitti, dissenso e aumento dello stress. Incontrare i familiari e organizzare i piani di assistenza possono essere compiti estenuanti, visto che il caregiver chiede l'aiuto degli altri per ascoltare e aiutare di più.


Durante questo periodo, è utile per il caregiver adottare un atteggiamento ricettivo, anziché inquieto, alla proposta di nuove idee o modi di caregiving per l'individuo interessato. Invece di provare frustrazione, il caregiver e i familiari potrebbero infondere curiosità, mirando a guardare di più alle radici che sottendono le azioni e i comportamenti dell'individuo interessato, e ai modi creativi per comunicare tra loro e gestire i cambiamenti comportamentali della persona cara.


E, soprattutto, tutti dovrebbero incoraggiare un'atmosfera di apertura e sincerità. Invece di compatire la persona cara con MA, ad esempio, si può responsabilizzarlo, promuovendo i suoi punti di forza e guardando davvero l'individuo dietro la malattia.


Durante questa fase di consapevolezza del caregiving, le cose iniziano a disfarsi di più. I caregiver diventano 'stanchi', il che spinge l'introspezione delle preoccupazioni sull'esistenza, una relazione con Dio o con il potere superiore, li spinge ad affrontare la disperazione e lo sconforto, il dolore e la perdita, la colpa e la vergogna, il perdono e la riconciliazione e l'abbandono crescente di amici stretti e l'isolamento dalla ex rete sociale.


Questa consapevolezza porta il caregiver a una nuova e migliore comprensione di sé e del suo caro, e lo sprona a esplorare modi nuovi e significativi per continuare il viaggio di caregiving del MA.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.