Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Tuorlo d'uovo dannoso come il fumo? No, se il problema è l'Alzheimer

A recent study suggesting that egg yolks are unhealthy ignored many nutrients this food contains with potential for fighting Alzheimer's diseaseUn recente studio suggerisce che i tuorli contengono molte sostanze nutrienti dannose ignorate però con un potenziale per combattere il morbo di Alzheimer C'è molto dibattito in giro su Internet in questo momento su uno studio pubblicato Lunedi, che suggerisce che mangiare tuorli d'uovo fa male alla salute quasi altrettanto del fumo.

Ci sono molte obiezioni a questa notizia, che mettono in discussione dal progetto dello studio fino al modo in cui gli scienziati hanno interpretato i risultati.


Come ricercatore, ho problemi con il fatto che i soggetti in questo studio erano già malati al momento in cui è stato loro chiesto di ricordare ciò che avevano mangiato negli anni precedenti. Non sono stati confrontati con persone apparentemente sane. Quindi è difficile dire esattamente perché hanno avuto la malattia arteriosa.


Lo studio si è anche basato sul ricordo alimentare, che come strumento di ricerca è notoriamente impreciso. Più indietro si chiede di ricordare a una persona cosa ha mangiato, meno precisi diventano i risultati. In questo studio, ai soggetti è stato chiesto di ricordare cosa hanno mangiato per un periodo di anni. Dite, onestamente, se si può ricordare ciò che si ha preso per prima colazione 5, 10, 15 anni fa? La verità della ricerca è che gli scienziati devono ancora essere in grado di dimostrare che quando ci si alimenta di tuorli d'uovo da soli, e poi si osserva da soli la chimica del sangue dei soggetti di ricerca, è possibile misurare l'evoluzione del colesterolo. Altri fattori, come i grassi trans e i grassi saturi hanno una capacità molto più forte di influenzare il colesterolo di quanto non faccia il colesterolo dei cibi.


Quali le analisi di questi studi non hanno menzionato, è che il contenuto nutrizionale dei tuorli d'uovo è effettivamente cambiato negli ultimi anni. Sin dal 2002, il contenuto di colesterolo delle uova è crollato del 14%, in quanto gli agricoltori hanno lavorato per rispondere alle preoccupazioni persistenti dei consumatori sul colesterolo. Quindi le uova che questi ricercatori hanno chiesto ai soggetti di mangiare, probabilmente non erano le stesse uova che trovate in negozio oggi. Questa è una distinzione importante. Perpetuare il mito che i tuorli sono un colpevole signficativo dello sviluppo della malattia coronarica può incoraggiare comportamenti con implicazioni per la salute ben più gravi.

  • I tuorli d'uovo contengono lo stesso acido grasso omega-3, DHA, che rende famoso il salmone come alimento salutare. La carenza di acidi grassi Omega-3 è ritenuta uno dei fattori associati allo sviluppo dell'Alzheimer. Dato il fatto che queste informazioni sono state pubblicate in una rivista di neurologia, e che il ricercatore principale dello studio che ha condannato i tuorli d'uovo è un professore di neurologia, questo ricercatore sembra avere un pregiudizio sul colesterolo che colpisce la sua capacità di interpretare correttamente i propri risultati.
  • Le uova contengono anche colina, importante per la fabbricazione di una sostanza chimica cerebrale di cui risultano carenti i pazienti di Alzheimer. Così tanto che molti farmaci di Alzheimer sono progettati specificamente per aumentare i livelli di colina del cervello.
  • Il contenuto di vitamina D dei tuorli d'uovo è aumentato del 64% dal 2002. Data la constatazione che anche una bassa assunzione di vitamina D è associata all'Alzheimer, sembra che i tuorli debbano avere molto più rispetto da un neurologo per il loro contributo al mantenimento della funzione cognitiva.
  • Altri nutrienti anti Alzheimer presenti nel tuorlo d'uovo sono: acido folico, vitamina B12 e selenio.


Il fatto è che la letteratura è piena di riferimenti che collegano i nutrienti presenti nel tuorlo d'uovo con il miglioramento della capacità neurocognitiva. E nulla, assolutamente nulla, nonostante una pletora di tentativi per farlo, che dimostra che il consumo di tuorli d'uovo provoca direttamente danni alle arterie. Per un professore di neurologia ignorare questi studi e rilasciare un titolo sensazionale alle agenzie di stampa per qualche ora di fama su Twitter non è buona scienza. E non si avvicina nemmeno ad essere un buon consiglio di alimentazione.


Mangia uova, cotte in olio d'oliva o sode. Tra alcuni anni, il tuo cervello potrebbe ricordarsi di ringraziarti.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Scritto da Monika M. Woolsey, MS, RD, dietista e fisiologo specializzata in malattie correlate allo stress e nella salute ormonale.

Pubblicato in The Examiner il 15 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. Foto: Matt Cardy/Getty Images

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.