Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quando la fine arriva senza dignità

Glenn Howatt, della squadra investigativa del nostro giornale, ha un compito piuttosto morboso: scartabellare i certificati di morte. Egli cerca indizi che potrebbero portare a una storia, come una overdose di droga o errori medici. Ha iniziato a notare un certo numero di decessi dovuti a cadute da parte di pazienti in case di cura, e alla fine ha deciso di contarli. Ha trovato qualcosa di sorprendente: più di 1.000 decessi correlati alle cadute nelle case di cura del Minnesota nel corso dei precedenti sei anni analizzati.

Quella scoperta è stata la genesi di una serie di racconti, a cominciano oggi, che esploreranno perché tante persone (in molti casi) muoiono di cadute in queste case. Invito i nostri lettori a non distogliere lo sguardo, nonostante il carattere doloroso di queste storie. Nulla è più certo nella nostra vita della morte, possiamo solo sperare che ci sarà consentito il dono della dignità. In molte di queste storie, questo semplicemente non è avvenuto.

Lavorando su queste storie, editori e giornalisti sono letteralmente rabbrividiti per alcuni casi che abbiamo scoperto. La nostra mente va prontamente con un flash sul futuro, a quello che c'è in serbo per noi quando saremo anziani. Qualcuno ha voglia di immaginarsi a 90 anni, solo di notte in una casa di riposo, a lottare per arrivare al bagno quando non c'è nessuno in giro ad aiutare?

Howatt, insieme al giornalista Pam Louwagie e al loro editore, Kate Parry, ha trascorso diversi mesi per rintracciare le famiglie di coloro che erano morti da cadute, esplorando le condizioni che hanno portato a una morte in solitudine, e parlando con le case di cura, nella speranza di capire perché tanti anziani muoiono in modo doloroso.

Non fraintendetemi: questo è un problema complicato sia per case di cura che per le famiglie dei defunti. Come giornalisti, il nostro obiettivo non è quello di assegnare colpe, ma di illuminare. Se riusciamo a capire esattamente cosa è successo a questi ospiti e perché, potremmo anche essere in grado di far luce sulle soluzioni.

Una cosa emersa dalla relazione, dice Louwagie, è stata la rapidità con cui può cambiare la stabilità di un ospite in casa di cura, "come un incidente minore può portare fino alla fine." Ma in molti casi, hanno detto i giornalisti, le famiglie erano riluttanti a parlare dei dettagli che hanno portato alla caduta fatale. Alcuni pazienti avevano la demenza e non potevano raccontare le loro storie. Alcuni membri della famiglia si sentivano in colpa per aver messo il famigliare in una casa di cura, o si sono sentiti sollevati dal fatto che la sofferenza del proprio familiare era finita. "Abbiamo trovato molte famiglie che si sentono in colpa, credono che se fossero stati lì, le cose sarebbero state diverse", ha detto Howatt.

A volte, gli stessi pazienti riconoscono quanto la caduta può incidere sulla loro qualità della vita. In un certificato di morte, il medico ha osservato che il suo paziente "chiede con forza lasciatemi morire dopo la frattura del bacino." Quella paziente, che si è rotta il femore dopo essere rimasta incustodita nella sua stanza, in ultima analisi, è morta di disidratazione e malnutrizione perché rifiutava cibo e liquidi.

I giornalisti hanno scoperto anche alcuni punti di problematicità: hanno parlato con gli addetti della casa di cura che stavano argutamente cercando di capire le esigenze dei loro pazienti; ai bambini che non avevano ottenuto una risposta chiara di come i loro genitori erano morti, e ai sostenitori dell'assistenza domicilare che chiedevano se si voleva tenere i vecchi semplicemnte legati per essere sicuri che non si facessero male. (Certo che no.)

Alla fine, però, le risposte che abbiamo trovato sono state meno che soddisfacenti. Le indagini interne delle case di cura sono private, e lo Stato non impone una revisione completa di ogni morte per caduta. Senza questo quadro più ampio, può essere difficile per le case di cura, come industria, identificare i modelli che possono affrontare meglio questa situazione. "Con così pochi casi pienamente indagati dalle autorità di controllo", dice Howatt, "noi non conosciamo le circostanze e, in sostanza, una singola casa di cura non può imparare dagli errori delle altre".

I giornalisti hanno qualche consiglio per coloro che hanno bisogno di cure per un membro della famiglia: controlla la casa prima del ricovero, parla con famigliari di altri ospiti, e osserva ciò che accade quando nessuno sa che sei lì dentro. Fatti coinvolgere nel piano di cura. "Ho sentito più e più volte," ha detto Louwagie, "che le persone che hanno i propri cari lì, e sono coinvolte, hanno cure migliori."

Nancy Barnes

Nancy Barnes di StarTribune.com, 15 novembre 2009

Notizie da non perdere

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)