Scoperto nuovo meccanismo al lavoro nelle prime fasi dell'Alzheimer

29 Apr 2024 | Ricerche

Frammenti della proteina precursore dell'amiloide (APP-CTF) interrompono la comunicazione ...

Trattamenti comuni per l'HIV possono aiutare i pazienti con Alzheimer

29 Apr 2024 | Ricerche

 

Il morbo di Alzheimer (MA) attualmente affligge quasi 7 milioni di perso...

Chi ha problemi alla tiroide non deve farsi l'autodiagnosi di Alzheimer

26 Apr 2024 | Esperienze & Opinioni

L'ipotiroidismo è legato alla demenza?

 

Secondo l'American Thyroid Assoc...

I caregiver familiari possono aiutare a modellare gli esiti dei loro cari: vediamo il loro…

26 Apr 2024 | Esperienze & Opinioni

L'infermiera del piano mi aveva appena detto che la mia nuova paziente - chiamiamola Ma...

Proteggere le cellule cerebrali con il cannabinolo

26 Apr 2024 | Ricerche

Gli scienziati del Salk osservano le proprietà neuroprotettive del cannabinolo nei mosceri...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24 Apr 2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in ef...

L'ora del giorno in cui muovi il tuo corpo fa la differenza per la tua salute?

24 Apr 2024 | Ricerche

Attività fisica serale è legata a maggiori benefici per la salute degli obesi.

 <...

Prendere medicine rende ansioso il paziente? Possibili cause e soluzioni

24 Apr 2024 | Esperienze & Opinioni

 Come convincere mio padre a prendere i suoi farmaci quotidiani quando è così combatt...

Dieta tradizionale giapponese associata a minore restringimento del cervello nelle donne

23 Apr 2024 | Ricerche

Il declino cognitivo e la demenza colpiscono già oltre 55 milioni di persone nel mondo...

Prossimi eventi

Ven, 3 Mag '24  10:00 > 11:30   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Valdobbiadene
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Biblioteca di Valdobbiadene - sala Candiani, Via Piva 53, Valdobbiadene (TV)
Mer, 8 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Ven, 10 Mag '24  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Mer, 15 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Gio, 16 Mag '24  17:00 > 18:30   Caffe' Alzheimer
[CA Pedemontano] «Ti SOStengo. Un salvagente legale in un mare di dubbi»
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
Casa delle Associazioni, Via Campagna 46, Loria (TV)
Mer, 22 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 29 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 5 Giu '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago

Sostegno Psicologico Ottobre 2023

Da non perdere

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) s...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della te...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flu...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimo...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a miglio...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalen...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può esser...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nell...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pe...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività de...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anoma...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scrip...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato p...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di i...

Se ti senti giovane significa che il tuo cervello invecchia più lentamente

Anche se tutti invecchiamo, non tutti ci sentiamo la nostra vera età. Uno studio recente rivela che tali sentimenti, chiamati «età soggettiva», possono riflettere l'invecchiamento cerebrale.


Usando scansioni cerebrali a risonanza magnetica, i ricercatori hanno scoperto che le persone anziane che si sentono più giovani della loro età mostrano meno segni di invecchiamento cerebrale, rispetto a coloro che si sentono della loro età o più vecchi.


Pubblicato nella rivista ad accesso aperto Frontiers in Aging Neuroscience, questo studio è il primo a trovare un legame tra età soggettiva e invecchiamento cerebrale. I risultati suggeriscono che le persone anziane che si sentono più anziane della loro età dovrebbero prendere in considerazione la cura della salute del cervello.


Tendiamo a pensare all'invecchiamento come a un processo fisso, in cui il nostro corpo e la nostra mente cambiano costantemente. Tuttavia, gli anni che passano influenzano tutti in modo diverso. Quanti anni ci sentiamo (la nostra età soggettiva) varia anche tra le persone, molti si sentono più vecchi o più giovani rispetto alla loro età reale.


Ma l'età soggettiva è solo un sentimento o un'attitudine, o riflette il modo in cui il nostro corpo sta invecchiando? Questa domanda ha incuriosito il dott. Jeanyung Chey dell'Università Nazionale di Seoul in Corea. "Perché alcune persone si sentono più giovani o più anziane della loro vera età?" chiede Chey. "Alcune possibilità includono stati depressivi, differenze di personalità o salute fisica.Tuttavia, nessuno aveva studiato i processi di invecchiamento del cervello come una possibile ragione delle differenze nell'età soggettiva".


Le persone di solito sperimentano alcuni problemi cognitivi man mano che invecchiano. Infatti, il cervello mostra vari cambiamenti legati all'età che riflettono il declino della salute neurale, compresa la riduzione del volume di materia grigia. Le tecniche più recenti possono aiutare a identificare le caratteristiche del cervello associate all'invecchiamento, per dare l'età stimata del cervello.


Chey e i suoi colleghi hanno applicato queste tecniche per studiare il legame tra età soggettiva e invecchiamento cerebrale. Hanno eseguito scansioni cerebrali MRI in 68 persone sane con età da 59 a 84 anni e hanno esaminato i volumi di materia grigia in varie regioni del cervello. I partecipanti hanno anche completato un questionario, dichiarando se si sentissero più anziani o più giovani della loro età e dando risposte che valutavano le loro capacità cognitive e le percezioni della loro salute generale.


Le persone che si sentivano più giovani della loro età avevano più probabilità di ottenere un punteggio più alto in un test di memoria, ritenevano che la loro salute fosse migliore e presentavano meno probabilità di riportare sintomi depressivi. Criticamente, coloro che si sentivano più giovani della loro età mostravano un aumento del volume della materia grigia in regioni cruciali del cervello. I ricercatori hanno usato la risonanza magnetica per calcolare l'età cerebrale stimata dei partecipanti.


"Abbiamo scoperto che le persone che si sentono più giovani hanno le caratteristiche strutturali di un cervello più giovane", ha affermato Chey. "È importante sottolineare che questa differenza rimane solida anche quando vengono presi in considerazione altri possibili fattori, che comprendono la personalità, la salute soggettiva, i sintomi depressivi o le funzioni cognitive".


I ricercatori ipotizzano che coloro che si sentono più anziani probabilmente riescono a percepire il processo di invecchiamento nel loro cervello, poiché la perdita di materia grigia potrebbe rendere le attività cognitive più difficili.


Tuttavia, al momento i ricercatori non sanno con certezza se queste caratteristiche cerebrali sono direttamente responsabili dell'età soggettiva e dovranno effettuare studi a lungo termine per comprendere ulteriormente questo legame.


Una possibilità interessante è che coloro che si sentono più giovani hanno maggiori probabilità di condurre una vita più attiva fisicamente e mentalmente, che potrebbe migliorare la salute del cervello. Tuttavia, per coloro che si sentono più anziani, potrebbe essere vero il contrario.


"Se qualcuno si sente più vecchio della sua età, potrebbe essere un segnale per indurlo a valutare il suo stile di vita, le abitudini e le attività che potrebbero contribuire all'invecchiamento del cervello e prendere misure per prendersi cura meglio della salute del proprio cervello"
, ha detto Chey.

 

 

 


Fonte: Frontiers via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Seyul Kwak, Hairin Kim, Jeanyung Chey, Yoosik Youm. Feeling How Old I Am: Subjective Age Is Associated With Estimated Brain Age. Frontiers in Aging Neuroscience, 2018; 10 DOI: 10.3389/fnagi.2018.00168

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.