Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Periodo riproduttivo più lungo può costituire rischio di Alzheimer per le donne?

family with 21 childrenI coniugi inglesi Sue e Noel Redford hanno avuto 21 figli in 28 anni di matrimonio.

Si è ritenuto che gli estrogeni abbiano un ruolo nel rischio di una donna di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA). Un nuovo studio ha adottato un approccio diverso per identificare i fattori di rischio del MA, esaminando l'associazione tra la durata riproduttiva di una donna (come indicatore di esposizione) e i livelli endogeni di estrogeni e i livelli di biomarcatori del fluido cerebrospinale.


Il MA rappresenta dal 60% al 70% di tutte le diagnosi di demenza, rendendolo la sua forma più comune. Circa due terzi di quelli con MA sono donne. Questo non è sorprendente, perché l'età è il più grande fattore di rischio conosciuto del MA, e le donne tendono a vivere più a lungo degli uomini.


L'incidenza di MA sta aumentando rapidamente a causa della popolazione che invecchia, quindi sono stati intrapresi più studi per identificare altri fattori di rischio, specialmente quelli che possono spiegare le differenze tra i sessi. Gli studi precedenti avevano dimostrato un legame tra livelli alti/bassi di estradiolo e il rischio di demenza, mentre altri non hanno identificato associazioni.


Alcuni studi hanno dimostrato che la terapia ormonale dopo la menopausa può aumentare il rischio di demenza, ma altri hanno documentato un rischio ridotto. Allo stesso modo, il declino cognitivo è stato collegato a periodi riproduttivi sia più lunghi che più brevi.


Nonostante tutte queste evidenze contrastanti, non si conoscono studi che abbiano esaminato l'associazione tra estrogeni e biomarcatori del MA nel liquido cerebrospinale, il fluido del corpo trasparente presente all'interno dei tessuti che circondano il cervello e il midollo spinale.


In questo nuovo studio, pubblicato su Menopause, un piccolo campione di donne senza demenza, che si erano sottoposte a menopausa naturale, è stato seguito per 25 anni. Sulla base dei risultati dei campioni del fluido cerebrospinale, i ricercatori hanno concluso che una vita riproduttiva più lunga era associata ad un aumento dei livelli di biomarcatori del MA nella fase preclinica della malattia; tuttavia, hanno suggerito che questi risultati dovrebbero essere confermati da studi più grandi.


La dott.ssa Stephanie Fabion, responsabile medico della North American Menopause Society, ha affermato:

"Questo piccolo studio basato sulla popolazione ha mostrato un'associazione tra la durata della vita riproduttiva (un marcatore surrogato dell'esposizione agli estrogeni endogeni) e i biomarcatori del MA nel fluido cerebrospinale delle donne senza demenza.

"Questa scoperta deve essere confermata da studi più grandi, ma può essere un altro fattore che contribuisce al grave onere del MA nelle donne che, almeno in parte, è probabilmente legato all'invecchiamento e all'aspettativa di vita più lunga delle donne rispetto agli uomini"

 

 

 


Fonte: NAMS-North American Menopause Society (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jenna Najar, Tore Hällström, Anna Zettergren, Lena Johansson, Erik Joas, Madeleine Mellqvist Fässberg, Henrik Zetterberg, Kaj Blennow, Silke Kern, Ingmar Skoog. Reproductive period and preclinical cerebrospinal fluid markers for Alzheimer disease: a 25-year study. Menopause. 2 Jul 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.