Iscriviti alla newsletter

Farmaco sargramostim migliora cognizione dei pazienti di Alzheimer in studio di fase 2

Sargramostim

Un nuovo studio suggerisce che il Sargramostim, un farmaco utilizzato spesso per aumentare i globuli bianchi dopo un trattamento del cancro, è efficace anche per trattare e migliorare la memoria nelle persone con morbo di Alzheimer (MA) da lieve a moderato. Questo farmaco contiene una proteina umana naturale prodotta con tecnologia DNA ricombinante.


Lo studio, eseguito al Centro Alzheimer e Cognizione dell'Università del Colorado (CU), presenta prove dello studio clinico di fase II che dimostra che il sargramostim (GM-CSF) può avere effetti sia di modifica della malattia che di miglioramento della cognizione nei pazienti con MA. Il Sargramostim (GM-CSF) è il primo farmaco di MA a mostrare un miglioramento nel paziente in una sperimentazione clinica di fase II. Lo studio è stato pubblicato su Alzheimer’s & Dementia: Translational Research and Clinical Interventions.


Huntington Potter PhD, direttore del Centro Alzheimer e Cognizione della CU, che ha eseguito l'esperimento insieme a Jonathan Woodcock, Timothy Boyd e i loro collaboratori, ha detto:

"L'obiettivo della sperimentazione clinica era esaminare l'impatto di una proteina umana naturale chiamata 'fattore di stimolazione della colonia macrofagi granulociti' (GM-CSF, granulocyte-macrophage colony stimulating factor) sulle persone con MA.

"Abbiamo testato il GM-CSF perché le persone con artrite reumatoide tendono a non prendere il MA e avevamo scoperto in precedenza che questa proteina, che è più elevata nel sangue di persone con artrite reumatoide, riduce la deposizione di amiloide nei topi con MA e riporta alla normalità la loro scarsa memoria con alcune settimane di trattamento.

"Pertanto, i livelli naturalmente aumentati di GM-CSF nell'artrite reumatoide possono essere una ragione per cui queste persone sono protette dal MA. Il GM-CSF umano è il composto attivo noto nel farmaco umano Sargramostim, e siamo i primi a studiare il suo effetto sulle persone con MA".


Il Sargramostim (GM-CSF) è usato per stimolare il midollo osseo a produrre più globuli bianchi di un particolare tipo chiamato macrofagi e granulociti, così come di cellule progenitrici che riparano i vasi sanguigni. Questi globuli bianchi circolano in tutto il corpo e rimuovono cellule, batteri e depositi amiloidi che non dovrebbero essere lì, oltre a promuovere la riparazione dei vasi sanguigni danneggiati e del cervello.


I ricercatori hanno effettuato un esperimento di fase II randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo per testare la sicurezza e l'efficacia del trattamento con Sargramostim nei partecipanti con MA moderato. I partecipanti allo studio che hanno soddisfatto i criteri di ammissibilità sono stati randomizzati (=assegnati casualmente) a ricevere iniezioni di Sargramostim (20 persone con dosaggio standard FDA da 250 mcg/m2/giorno via iniezione sottocutanea per 5 giorni alla settimana per 3 settimane) o un placebo (20 persone con un salino, 5 giorni alla settimana per 3 settimane).


La maggior parte dei partecipanti dello studio è stata reclutata e trattata al centro medico della CU, gli altri alla University of South Florida. I ricercatori della CU hanno quindi condotto e studiato diversi biomarcatori di MA neurologici, neuropsicologici, cellulari, citochine, e hanno valutato le neuroscansioni.


Hanno scoperto che il trattamento con Sargramostim a breve termine ha aumentato le cellule innate e altre di tipo immunitario, ha modulato i valori delle citochine, ed è stato sicuro e ben tollerato dai partecipanti. Inoltre hanno trovato un miglioramento della memoria e della cognizione di quasi 2 punti sui 30 del Mini-Mental State Exam, un test della funzione cognitiva usato ampiamente tra gli anziani. Anche i valori dei biomarcatori nel sangue del MA (amiloide, grovigli nel cervello e neurodegenerazione) sono migliorati tendendo alla normalità.


Potter ha affermato:

"Questi risultati suggeriscono che il trattamento con Sargramostim a breve termine conduce all'attivazione del sistema immunitario innato, al miglioramento della cognizione e della memoria e alla parziale normalizzazione delle misure sanguigne della patologia di amiloide e tau e del danno neuronale nei partecipanti con MA da lieve a moderato.

"Questa sorprendente scoperta, che stimolare il sistema immunitario innato e modulare l'infiammazione, può essere un nuovo approccio di trattamento e ci ha indotto a iniziare un esperimento più ampio sul Sargramostim per il MA, con più partecipanti trattati per un tempo più lungo".


Questo nuovo esperimento sarà finanziato dall'Alzheimer Association/Part The Cloud, dall'Università del Colorado, dalla Global Down Syndrome Foundation e da una grande sovvenzione recentemente ottenuta dal National Institute of Aging.

 

 

 


Fonte: Julia Milzer in University of Colorado (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Huntington Potter, Jonathan Woodcock, Timothy Boyd, Christina Coughlan, John O'Shaughnessy, Manuel Borges, Ashesh Thaker, Balaibail Raj, Katarzyna Adamszuk, David Scott, Vanesa Adame, Paige Anton, Heidi Chial, Helen Gray, Joseph Daniels, Michelle Stocker, Stefan Sillau. Safety and efficacy of sargramostim (GM‐CSF) in the treatment of Alzheimer's disease. Alzheimer's & Dementia: Translational Research & Clinical Interventions, 24 Mar 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo;...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è u...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensoria…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il ris...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.