Associazione Alzheimer ONLUS

Ricerche

La forma delle proteine conta nell'Alzheimer: anche una piccola modifica ha conseguenze a lungo termine

fluorescent stained tau in neuronsLe fluorescenze sono concentrazioni di aggregati di proteina tau nel nucleo dei neuroni, una possibile causa dell'Alzheimer. Sui peptidi amiloide-beta, la modifica chimica alla lisina 16 può promuovere questi aggregati. (Fonte: Ashutosh Tiwari / Michigan Tech)

A volte le proteine ​​si piegano male. Quando ciò accade nel cervello umano, l'accumulo di proteine ​​mal ripiegate può portare a malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson e la SLA.


Le proteine ​​non funzionano male, né si piegano in modo errato, di punto in bianco. C'è un delicato ecosistema di interazioni biochimiche e di ambienti, che di solito consentono loro di torcersi, dispiegarsi, ripiegarsi e fare il lavoro che si suppone debbano fare.


Tuttavia, come hanno verificato ricercatori dell'Università Tecnologica del Michigan in uno studio pubblicato su ACS Chemical Neuroscience, anche un piccolo cambiamento può provocare conseguenze a lungo termine.


Per i peptidi di amiloide-beta, considerati un importante segno distintivo del morbo di Alzheimer (MA), una modifica chimica comune a una particolare posizione sulla molecola ha un effetto farfalla che porta a errato ripiegamento, aggregazione e tossicità cellulare.

 

Acetilazione e tossicità dell'amiloide-beta

Ashutosh Tiwari, professore associato di chimica della Michigan Tech, spiega che le proteine amiloide-beta mal ripiegate tendono ad accumularsi e a formare aggregati, che possono formare fibrille filiformi o forme amorfe appallottolate.


Per capire che cosa provoca le diverse forme e valutare la loro tossicità, il gruppo di Tiwari si è rivolto all'acetilazione, una delle modificazioni chimiche più comuni subite dalle proteine, ma una delle meno studiate per la sua influenza sulla tossicità dell'amiloide-beta.


Sulle proteine ​​amiloide-beta, l'acetilazione può avvenire in due siti: lisina 16 e lisina 28. Il gruppo ha scoperto che l'acetilazione nella lisina 16 porta agli aggregati disordinati che formano strutture amorfe appiccicose ma flessibili e ha livelli alti di tossicità. Hanno anche trovato che gli aggregati maggiore formazione di radicali liberi.


“Nessuno ha fatto uno studio sistematico per mostrare che acetilando l'amiloide-beta cambia il modo di presentarsi dell'aggregato, e poi cambia le sue proprietà biofisiche e quindi la tossicità”, ha detto Tiwari. “Stiamo dicendo che la forma, la viscosità e la flessibilità della struttura delle proteine ​​aggregate possono avere un ruolo fondamentale nella tossicità cellulare e possono anche influenzare il meccanismo di tossicità”.

 

Aggregati e Alzheimer

Nel MA, questi aggregati si accumulano nella parte del cervello che colpisce la memoria. È una malattia che secondo l'Alzheimer's Association è la sesta causa di morte negli Stati Uniti e costerà alla nazione di circa $ 305 miliardi di dollari nel 2020. Tiwari dice che ciò che dobbiamo veramente capire della malattia è che non esiste una sola causa, nessun singolo grilletto, e probabilmente nessuna pallottola d'argento, a causa della chimica coinvolta.


“Questo è il modo in cui un sottile cambiamento in una singola posizione può influenzare l'aggregazione di un'intera proteina”, ha detto Tiwari, aggiungendo che l'effetto di acetilazione sulla Tau, un'altra aggregazione proteica, è stato di gran lunga più studiato dell'amiloide-beta. Inoltre, molti ricercatori continuano a pensare che una proteina mal ripiegata deve apparire in un certo modo per diventare problematica, e che le altre forme mal ripiegate sono un problema meno importante.


Tiwari è d'accordo che alcune delle modifiche delle proteine ​​sono sottili, e paragona il distinguere le differenze ed i loro effetti ai pneumatici da neve. I pneumatici da neve hanno battistrada più profondi e un materiale più flessibile per gestire le strade invernali, ma è difficile notare quelle caratteristiche a velocità autostradale. Come tipi diversi di pneumatici, le forme di proteine ​​possono apparire indistinguibili a distanza.


“Questo non è qualcosa che può essere visto da lontano, è una proprietà da toccare”, ha detto Tiwari. “Dobbiamo interrogare queste proprietà. Dobbiamo esaminare queste strutture più a fondo, sia nella morfologia che in prospettiva biofisica”.


Quando lo faremo, potremo comprendere meglio la complessità delle proteine ​​mal ripiegate e la tossicità dell'amiloide-beta che possono causare malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.

 

 

 


Fonte: Michigan Technological University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rashmi Adhikari, Mu Yang, Nabanita Saikia, Colina Dutta, Wafa Alharbi, Zhiying Shan, Ravindra Pandey, Ashutosh Tiwari. Acetylation of Aβ42 at Lysine 16 Disrupts Amyloid Formation. ACS Chemical Neuroscience, 24 Mar 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Informazione pubblicitaria

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il ris...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il…

22.07.2022

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne. <...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di …

20.05.2022

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'A…

24.03.2022

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'A...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscon…

31.01.2022

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università de...
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.