Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Meditazione quotidiana può rallentare l'invecchiamento nel tuo cervello, secondo uno studio

Riprendere la meditazione mentre si è confinati in casa può non solo aiutare a far fronte allo stress della pandemia coronavirus, ma anche a impedire al nostro cervello di invecchiare.


L'analisi di 18 anni, pubblicata di recente, della mente di un monaco buddista da parte del Center for Healthy Mind dell'Università del Wisconsin di Madison ha scoperto che la meditazione quotidiana e intensiva ha rallentato l'invecchiamento del cervello del monaco di ben otto anni rispetto ad un gruppo di controllo.


Il progetto è iniziato nel 1990 dalla relazione tra il neuroscienziato Richard Davidson e il Dalai Lama. Davidson, fondatore e direttore del Center for Healthy Minds, ha iniziato a fare collegamenti tra emozioni positive e salute del cervello, dando avvio alla ricerca per lo studio: “Il Dalai Lama mi ha veramente incoraggiato a prendere le pratiche di questa tradizione, a indagare con gli strumenti della scienza moderna, e a diffonderle pubblicamente se attraverso queste indagini scopriamo che sono preziose per noi”.

 

Lo studio è iniziato con un monaco buddista

Usando la risonanza magnetica e un sistema di apprendimento automatico che stima l'età del cervello partendo dalla scansione cerebrale, Davidson e il primo autore Nagesh Adluru hanno studiato per 18 anni la mente del buddista tibetano Yongey Mingyur Rinpoche, maestro di meditazione.


L'obiettivo, ha detto Davidson, era scoprire se c'è una differenza nel tasso di invecchiamento tra il cervello dei maestri di meditazione allenati rispetto ai praticanti alle prime armi. Rinpoche ha avuto la prima scansione nel 2002, all'età di 27 anni. A quel tempo, aveva già nove anni di ritiri di meditazione. Ha avuto di nuovo scansioni all'età di 30, 32 e 41 anni.


L'ultima volta che è stato scansionato era appena tornato da un ritiro nomade di 4 anni e mezzo, e il suo cervello era come quello di un 33enne, otto anni meno della sua età biologica. I ricercatori hanno confrontato il cervello di Rinpoche con quello di un gruppo di controllo e il suo invecchiamento sembrava molto più lento del gruppo generale.

 

I risultati potrebbero avere implicazioni durature sulla salute

L'entità dell'effetto era pronunciata anche con il margine di errore che è più o meno 2/3 anni, secondo Davidson: “Se questi effetti si accumulano nel tempo, pensiamo che ci possano essere implicazioni molto importanti per la salute e il benessere”.


Tutti, soprattutto ora, nel mezzo alla pandemia di coronavirus, possiamo trarre benefici dalla meditazione, perché è progettata per ricordarci della nostra bontà fondamentale, ha detto Davidson: “Credo che di interessante ci sia l'incitamento a considerare che possiamo avere un impatto sul nostro cervello ... e a cambiare la velocità con cui invecchia, impegnandoci in pratiche che sono nutrienti e utili per il nostro benessere”.


I ricercatori hanno detto che sono entusiasti di vedere in seguito come continuerà a svilupparsi il cervello di Rinpoche, e come questi dati possono aiutare a migliorare il benessere generale.

 

 

 


Fonte: Lauren M. Johnson in CNN (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Nagesh Adluru, Cole Korponay, Derek Norton, Robin Goldman & Richard Davidson. BrainAGE and regional volumetric analysis of a Buddhist monk: a longitudinal MRI case study. Neurocase, 26 Feb 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.