Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'istruzione in età avanzata ‘riduce il rischio di demenza’

Impegnarsi nello studio in vecchiaia ha il risultato di migliorare la funzione cognitiva e la riserva mentale, secondo una ricerca basata sullo studio Tilda (Irish Longitudinal Study of Ageing).


I ricercatori del Trinity College di Dublino hanno esaminato il ruolo dell'istruzione, per esempio di quella professionale, negli adulti oltre i 50 anni di età.


Hanno analizzato i dati di 5.306 partecipanti al Tilda usando il test di valutazione MoCA (Montreal Cognitive Assessment), e hanno trovato che il beneficio dell'istruzione in tarda età era più pronunciato nei soggetti con istruzione secondaria che non erano andati all'università. Questi partecipanti hanno fatto meno errori nel MoCA.


Nelle persone che non avevano alcuna istruzione formale, o solo un'istruzione primaria, si è visto solo un beneficio marginale associato all'istruzione nella vecchiaia.


La ricerca ha concluso che “l'educazione in tarda età può [...] essere un intervento utile per mitigare l'aumento del rischio di declino cognitivo associato a bassi livelli di istruzione”. I ricercatori hanno inoltre stabilito che “l'istruzione in tarda età è associata a una maggiore funzione cognitiva globale negli anziani” e “può avere un ruolo nella riserva cognitiva”.


Hanno detto che, mentre coloro che hanno avuto l'istruzione in tarda età erano più impegnati socialmente, ciò non spiega in pieno il legame tra apprendimento in vecchiaia e una migliore funzione cognitiva.


Negli ultimi 10 anni, gli studi internazionali hanno dimostrato che più tempo trascorre una persona nell'istruzione, minore è il rischio di demenza. Uno studio del 2010 dalla Cambridge University e di ricercatori in Finlandia ha trovato che per ogni anno in più di istruzione, il rischio di sviluppare la demenza diminuisce dell'11%.


Ray McGrath, di Waterford, 81 anni, ex preside di scuola e uno dei 2.300 membri della Università della Terza Età in Irlanda, ha detto che i risultati non lo sorprendono:

“La mia curiosità e interesse per l'apprendimento è come un lubrificante per il mio cervello. Credo che la mia funzione cognitiva sia acuta. Con l'esperienza di vita, gli aspetti più profondi dell'apprendimento diventano più potenti, siamo più abili a fare associazioni e a pensare in modo strategico”, ha detto.


Ha aggiunto che i benefici connessi con l'apprendimento in tarda età, per coloro che non si erano impegnati prima in studi di terzo livello, possono essere dovuti a un forte desiderio da parte loro di imparare: “Puoi avere fame di apprendere, che forse non era soddisfatta in quelle persone”.


Age Action ha espresso preoccupazioni che gli over-64 non siano stati esplicitamente inclusi nella strategia del governo di approfondire l'istruzione e la formazione. E ha dichiarato che una parte “significativa e crescente” della popolazione è esclusa dall'apprendimento.


I risultati dello studio irlandese concordano con quelli di uno studio della Tasmania che aveva concluso che l'istruzione potrebbe essere usata come strategia per ridurre le "disparità sociali nella funzione cognitiva in età avanzata”.

 

 

 


Fonte: The Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)