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Aspirina a dosi basse può ridurre il rischio di demenza delle donne con diabete, ma non degli uomini

Aspirin

L'uso a lungo termine dell'aspirina a basso dosaggio può ridurre il rischio di demenza nelle donne con diabete di tipo 2, secondo uno studio pubblicato online il 4 dicembre su Diabetes Care.


Chisa Matsumoto MD/PhD, dell'Hyogo College of Medicine di Nishinomiya in Giappone e i colleghi, hanno usato i dati dello studio Japanese Primary Prevention of Atherosclerosis with Aspirin for Diabetes (2002-2017) per valutare l'efficacia dell'uso a lungo termine dell'aspirina a basso dosaggio per la prevenzione della demenza in 2.536 pazienti con diabete.


Tra i pazienti arruolati originariamente, 2.121 (84%) hanno mantenuto la loro allocazione originale. Durante uno studio della durata mediana di 11,4 anni, 128 pazienti hanno sviluppato la demenza.


I ricercatori hanno scoperto che dopo l'aggiustamento per età, sesso e altri fattori di rischio accertati, non c'era alcun effetto complessivo dell'aspirina a basso dosaggio sulla prevenzione della demenza (hazard ratio [HR]= 0,82 - intervallo di confidenza al 95% [IC] da 0,58 a 1,16).


Tuttavia, si è osservata una riduzione significativa del rischio di demenza per le donne (HR=0,58 e IC al 95% da 0,36 a 0,95); riduzione però non presente negli uomini (HR = 1,27, IC 95% da 0,75 a 2,13 e Pinteraction = 0,03).


"Questi risultati dovrebbero essere ulteriormente validati da studi con campioni più grandi e periodi di follow-up più lunghi, compresa la valutazione genetica e socioculturale dei partecipanti", scrivono gli autori.


Diversi autori hanno rivelato legami finanziari con l'industria farmaceutica.

 

 

 


Fonte: HealthDay (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Chisa Matsumoto, ..., Takeshi Morimoto. Sex Difference in Effects of Low-Dose Aspirin on Prevention of Dementia in Patients With Type 2 Diabetes: A Long-term Follow-up Study of a Randomized Clinical Trial. Diabetes Care, Nov 2019, DOI

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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