Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Stress associato a memoria e dimensione del cervello ridotte in mezza età

 

In uno studio, pubblicato il 24 ottobre su Neurology, i partecipanti da 40 a 60 anni con livelli più elevati di cortisolo - un ormone legato allo stress - sono andati peggio in compiti di memoria e altri compiti cognitivi rispetto ai coetanei con livelli medi di cortisolo. Il cortisolo più alto nel sangue è stato anche associato a volumi cerebrali più piccoli.


"Nella nostra ricerca per comprendere l'invecchiamento cognitivo, uno dei fattori che attraggono interesse e preoccupazione significativi è lo stress crescente della vita moderna", ha detto l'autore senior Sudha Seshadri MD, professoressa di neurologia della University of Texas di San Antonio e fondatrice dell'Istituto Glenn Biggs per Alzheimer e Malattie Neurodegenerative. "Una delle cose che sappiamo negli animali è che lo stress può portare al declino cognitivo. In questo studio, i livelli più elevati di cortisolo mattutino in un ampio campione di persone erano associati a cognizione e struttura peggiori del cervello".


I dati cognitivi provengono da 2.231 partecipanti al Framingham Heart Study, del quale la dott.ssa Seshadri è un ricercatore senior; 2.018 partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica (MRI) per misurare il volume del cervello. Il team ha incluso i collaboratori del Framingham di Harvard, del National Heart, Lung, and Blood Institute, dell'Università di Boston, dell'Università della California di Sacramento e della UT San Antonio.


Il cortisolo sierico nel sangue, che varia di livello durante il giorno, è stato misurato al mattino presto (tra le 7:30 e le 9:00) in ciascun partecipante a digiuno. Lo studio presentava un campione relativamente giovane di partecipanti di sesso maschile e femminile (età media 48,5 anni).


"Il cortisolo influisce su molte funzioni diverse, quindi è importante indagare a fondo sull'influenza che possono avere sul cervello gli alti livelli dell'ormone", ha detto il primo autore Justin B. Echouffo-Tcheugui MD/PhD, della Harvard Medical School. "Mentre altri studi hanno esaminato il cortisolo e la memoria, riteniamo che il nostro ampio studio basato sulla comunità sia il primo a esplorare, nelle persone di mezza età, i livelli di cortisolo nel sangue a digiuno e il volume del cervello, nonché le capacità di memoria e di pensiero".


La perdita di memoria e il restringimento del cervello sono stati trovati nei partecipanti di mezza età dello studio prima dell'inizio di qualsiasi sintomo, ha osservato il dott. Echouffo-Tcheugui, aggiungendo che è importante per i medici consigliare alle persone con livelli di cortisolo più elevati come ridurre lo stress, come dormire abbastanza e fare esercizio moderato.


"Il ritmo più veloce della vita di oggi probabilmente provoca più stress, e quando siamo stressati, i livelli di cortisolo aumentano perché questa è la nostra risposta di lotta-o-fuga", ha detto la dott.ssa Seshadri. "Quando abbiamo paura, quando siamo in qualche modo minacciati, i nostri livelli di cortisolo aumentano. Questo studio si aggiunge alla saggezza prevalente che non è mai troppo presto per essere consapevoli di ridurre lo stress".


I risultati sono stati aggiustati per fattori quali età, sesso, fumo e indice di massa corporea. Il team ha esaminato anche se la presenza dell'APOE4, un fattore di rischio genetico per le malattie cardiovascolari e l'Alzheimer, può essere associato a un livello più alto di cortisolo. Questo non è stato il caso.

 

 

 


Fonte: Will Sansom in University of Texas at San Antonio (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Justin B. Echouffo-Tcheugui, Sarah C. Conner, Jayandra J. Himali, Pauline Maillard, Charles S. DeCarli, Alexa S. Beiser, Ramachandran S. Vasan, Sudha Seshadri. Circulating cortisol and cognitive and structural brain measures.The Framingham Heart Study. Neurology, 24 Oct 2018, DOI: 10.1212/WNL.0000000000006549

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.