Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'intelligenza artificiale può predire il declino cognitivo che entro 5 anni porta all'Alzheimer

ai brain robot 

Un team di scienziati ha messo a punto un nuovo algoritmo di intelligenza artificiale (AI) per fare previsioni accurate sul declino cognitivo che porta al morbo di Alzheimer (MA).


Il dott. Mallar Chakravarty, neuroscienziato computazionale del Douglas Mental Health University Institute, e i suoi colleghi dell'Università di Toronto e del Centro Dipendenze e Salute Mentale, hanno progettato un algoritmo che apprende le firme dalla risonanza magnetica (MRI), dalla genetica e dai dati clinici.


Questo algoritmo specifico può aiutare a prevedere se le facoltà cognitive di un individuo rischiano di deteriorarsi verso il MA nei successivi cinque anni.


Chakravarty, Assistente Professore del Dipartimento di Psichiatria dell'Università McGill, dice:

"Al momento, ci sono modi limitati per curare il MA e le migliori evidenze che abbiamo sono per la prevenzione. La nostra metodologia AI potrebbe avere implicazioni significative come 'assistente del dottore', per aiutare a far fluire le persone sul percorso giusto per il trattamento. Ad esempio, si potrebbero persino iniziare i cambiamenti dello stile di vita che possono ritardare le fasi iniziali del MA o addirittura prevenirlo del tutto".


I risultati, pubblicati in PLOS Computational Biology, hanno usato i dati dell'Alzheimer's Disease NeuroImaging Initiative. I ricercatori hanno definito l'algoritmo con i dati di oltre 800 persone, dai normali anziani sani a quelli con lieve decadimento cognitivo, ai pazienti con MA. Hanno replicato i risultati su un campione preso in modo indipendente dall'Australian Imaging and Biomarkers Lifestyle Study of Aging.

 

Si possono migliorare le previsioni con più dati?

"Al momento stiamo lavorando per testare l'accuratezza delle previsioni con nuovi dati. Ci aiuteranno a perfezionare le previsioni e determinare se possiamo prevedere anche più lontano nel futuro", afferma Chakravarty. Con più dati, gli scienziati sarebbero in grado di identificare meglio chi, nella popolazione, ha il rischio più alto di declino cognitivo che porta al MA.


Secondo l'Alzheimer Society of Canada, i canadesi che nel 2016 avevano il MA o un'altra forma di demenza erano 564 mila, cifra che salirà a 937.000 entro 15 anni.


Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 50 milioni di persone nel mondo hanno una demenza, e il numero totale è proiettato a 82 milioni nel 2030 e a 152 nel 2050. Il MA, la forma più comune di demenza, che contribuisce al 60-70% dei casi, attualmente non ha un trattamento veramente efficace.

 

 

 


Fonte: McGill University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Nikhil Bhagwat, Joseph D. Viviano, Aristotle N. Voineskos, M. Mallar Chakravarty. Modeling and prediction of clinical symptom trajectories in Alzheimer’s disease using longitudinal data. PLOS Computational Biology, 2018; 14 (9): e1006376 DOI: 10.1371/journal.pcbi.1006376

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.