Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Minore flusso sanguigno dal cuore equivale a meno sangue al centro della memoria

Gli anziani il cui cuore pompa meno sangue possono avere un afflusso ridotto di sangue nelle aree di elaborazione della memoria nel cervello, secondo uno studio pubblicato ieri 8 novembre su Neurology®.


"I nostri risultati mostrano che quando il cuore non pompa sangue in modo così efficace, può esserci un flusso di sangue ridotto nei lobi temporali destro e sinistro, le aree del cervello che elaborano i ricordi", ha dichiarato l'autore dello studio Angela L. Jefferson PhD della Vanderbilt University di Nashville nel Tennessee. "Quello che sorprende è che la riduzione che abbiamo osservato è paragonabile al flusso di sangue al cervello di chi ha 15/20 anni di più".


Per lo studio, i ricercatori hanno iscritto 314 persone con un'età media di 73 anni che non avevano insufficienza cardiaca, ictus o demenza. Di quel gruppo, il 39% aveva un lieve decadimento cognitivo, una condizione che assegna alla persona un rischio maggiore di sviluppare demenza o Alzheimer.


I partecipanti si sono sottoposti a ecocardiogramma per misurare l'indice cardiaco, cioè quanto sangue pompa il cuore rispetto alla dimensione del corpo. Il flusso sanguigno nel cervello è stato misurato con la risonanza magnetica.


I ricercatori hanno scoperto che un indice cardiaco inferiore corrispondeva a un flusso sanguigno più basso nel cervello. Nel lobo temporale sinistro, il flusso sanguigno era inferiore, in media, di 2,4 millilitri di sangue per 100g di tessuto al minuto, per ogni singola unità di calo dell'indice cardiaco. Questa entità è simile alla diminuzione media del flusso sanguigno che si prevede con più di 15 anni di invecchiamento.


Nel lobo temporale destro, l'effetto era di 2,5 millilitri di sangue per 100g di tessuto al minuto, equivalente a più di 20 anni di invecchiamento. Questo è il dato finale ottenuto dopo le correzioni per diversi fattori che potrebbero influenzare il flusso sanguigno, inclusi il lieve decadimento cognitivo, l'età, l'istruzione e se la persona era portatrice del gene APOE e4 dell'Alzheimer.


"I nostri risultati suggeriscono che quando si invecchia i meccanismi che regolano il flusso sanguigno possono diventare più vulnerabili, anche prima che insorga il lieve deterioramento cognitivo", ha detto la Jefferson. "Questa importante osservazione richiede ulteriori studi. È anche possibile che i lobi temporali, dove inizia l'Alzheimer, possano essere particolarmente vulnerabili a causa di una rete meno estesa di fonti di flusso sanguigno. Se potessimo capire meglio come funziona questo processo, potremmo potenzialmente sviluppare metodi o trattamenti di prevenzione".


Tra le limitazioni dello studio c'è che i risultati indicano solo un possibile collegamento e non una causa. Inoltre, i partecipanti erano principalmente bianchi, ben istruiti e sani, il che significa che i risultati non possono essere generalizzabili a tutti.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Angela L. Jefferson, Dandan Liu, Deepak K. Gupta, Kimberly R. Pechman, Jennifer M. Watchmaker, Elizabeth A. Gordon, Swati Rane, PhD, Susan P. Bell, Lisa A. Mendes, L. Taylor Davis, Katherine A. Gifford, Timothy J. Hohman, Thomas J. Wang, and Manus J. Donahue. Lower cardiac index levels relate to lower cerebral blood flow in older adults. Neurology, Published online 8Nov2017, doi: 10.1212/WNL.0000000000004707

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.