Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


*** Siamo in settembre, uno dei 12 mesi dell'anno del tutto uguali per i malati di Alzheimer, i familiari e i caregiver.

Restare molto seduti alla TV aumenta anche il rischio di Alzheimer

Dei ricercatori di Melbourne hanno trovato una relazione importante tra il tempo trascorso seduti davanti al televisore e l'aumento del rischio di morte per malattie infiammatorie come l'Alzheimer, il Parkinson, il diabete e la malattia renale.


Usando i dati degli esami di più di 8.900 adulti, i ricercatori del Baker Heart and Diabetes Institute hanno scoperto che ogni ora in più al giorno trascorsa a guardare la televisione genera un rischio del 12% più alto di morte legata all'infiammazione, inclusi il diabete, le malattie respiratorie, cognitive e renali.


I risultati, pubblicati nella rivista Medicine & Science in Sports & Exercise, si basano sulla ricerca sul comportamento sedentario, compresa una ricerca fondamentale dell'Istituto Baker che aveva collegato in precedenza il tempo di visione televisiva a un aumento del rischio di mortalità per malattie cardiache e alcuni tumori. Lo studio ha scoperto che anche coloro che guardano la TV per meno ore al giorno (da 2 a 4) possono trarre vantaggio dal tagliare questo tempo.


La prima autrice e responsabile della ricerca del Laboratorio di Attività fisica dell'Istituto, la Dott.ssa Megan Grace, afferma che l'infiammazione è una risposta normale per cui dei prodotti chimici vengono rilasciati nel sangue in risposta ad un evento dannoso, per aiutare il recupero. Quando il sistema immunitario rileva un pericolo come lo stress o una infezione, risponde attivando proteine ​​destinate a proteggere cellule e tessuti. Ma lei dice che l'infiammazione può diventare dannosa se queste sostanze chimiche si aggirano per lunghi periodi, causando malattie.


La Dott.ssa Grace ha detto che questi risultati sono un passo importante per scoprire perché periodi prolungati seduti possono fare male alla salute. I ricercatori forniscono inoltre ulteriori prove che, oltre a promuovere l'attività fisica, le strategie di prevenzione delle malattie croniche dovrebbero concentrarsi sulla riduzione del tempo seduti.


"Con la televisione on-demand, molti di noi possono facilmente passare diverse ore al giorno a guardare gli spettacoli preferiti", dice la Grace. "Coloro che trascorrono più tempo a guardare la TV sono più vecchi, con anni di scolarità di solito sotto i 12 anni, con redditi familiari inferiori, con più probabilità di essere fumatori attuali o ex, con più probabilità di avere diabete o ipertensione e con un profilo più negativo di salute generale. Chi vede molta TV ha anche una dieta di qualità più bassa".

 

 

 


Fonte: Baker Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Megan Stacey Grace, Francis Dillon, Elizabeth L. M. Barr, Sarah K. Keadle, Neville Owen, David W. Dunstan. Television Viewing Time and Inflammatory-Related Mortality. Medicine & Science in Sports & Exercise: October 2017, Volume 49, Issue 10, p 2040–2047. DOI: 10.1249/MSS.0000000000001317

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.