Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La solitudine può essere un marcatore di Alzheimer preclinico?

Un nuovo articolo pubblicato online su JAMA Psychiatry ha usato i dati di uno studio di 79 adulti cognitivamente normali per capire se i livelli di amiloide corticale nel cervello (un marcatore di Alzheimer preclinico) sono associati alla solitudine auto-riferita.


L'Alzheimer (AD) attraversa le fasi preclinica, il lieve deterioramento cognitivo e la demenza, prima di portare al progressivo declino neuropsichiatrico, cognitivo e funzionale. La solitudine è stata associata al declino cognitivo e funzionale e a un maggiore rischio di demenza da AD.


Nancy J. Donovan MD, del Brigham and Women Hospital e della Harvard Medical School di Boston e i coautori, hanno usato le scansioni per misurare i livelli di amiloide corticale nel cervello e una scala della solitudine per calcolare i livelli di solitudine. Lo studio includeva 43 donne e 36 uomini con un'età media di circa 76 anni.


Tra i partecipanti, 22 (28%) erano portatori del fattore genetico di rischio apolipoproteina E4 (APOE4) e il 25 (32%) erano nel gruppo di positivi all'amiloide in ​​base al volume nell'imaging. Il punteggio medio di solitudine dei partecipanti è stato di 5,3 su una scala da 3 a 12.


Gli autori riferiscono che livelli più alti di amiloide corticale sono stati associati a una maggiore solitudine dopo il controllo per età, sesso, APOE4, status socio-economico, depressione, ansia e rete sociale. I partecipanti al gruppo dei positivi all'amiloide avevano una probabilità 7,5 volte più alta di essere classificati come solitari, rispetto ai soggetti del gruppo negativo all'amiloide. L'associazione tra livelli elevati di amiloide e solitudine anche era più forte nei portatori di APOE4 rispetto ai non portatori, secondo i risultati.


Le limitazioni dello studio includono il profilo demografico dei partecipanti che avevano intelligenza e livello di istruzione alti, ma limitata diversità razziale e socio-economica. I partecipanti avevano anche una buona salute fisica e mentale.


"Riferiamo una nuova associazione tra solitudine e carico di amiloide corticale negli adulti cognitivamente normali e presentiamo l'evidenza della solitudine come un sintomo neuropsichiatrico rilevante per l'AD preclinico. Questo lavoro può dare informazioni alle nuove ricerche sulla neurobiologia della solitudine e su altri cambiamenti socio-emotivi della vecchiaia e può aumentare la diagnosi precoce e la ricerca di interventi per l'AD", conclude lo studio.

 

 

 


Fonte: The JAMA Network (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Nancy J. Donovan, Olivia I. Okereke, Patrizia Vannini, Rebecca E. Amariglio, Dorene M. Rentz, Gad A. Marshall, Keith A. Johnson, Reisa A. Sperling. Association of Higher Cortical Amyloid Burden With Loneliness in Cognitively Normal Older Adults. JAMA Psychiatry, 2016; DOI: 10.1001/jamapsychiatry.2016.2657

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.