Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Amiloide-beta: la proteina cambia forma per entrare nei neuroni

Amiloide-beta: la proteina cambia forma per entrare nei neuroniIl peptide amiloide-beta ha un ruolo nell'Alzheimer. Ora una nuova ricerca svolta alla Washington University di St. Louis mostra che muta la forma per entrare nelle cellule cerebrali. (Fonte: Washington University)

Gli scienziati sanno che il peptide amiloide-beta ha un ruolo nel causare l'Alzheimer, ma stanno ancora lavorando per determinare come diventa tossico.


Jan Bieschke, ingegnere biomedico della Washington University di St. Louis e i collaboratori in Germania, hanno scoperto che l'amiloide-beta deve cambiare la sua struttura interna, diventando lungo e piatto (foglio beta), per essere assorbito nella cellula e diventare tossico. I risultati della ricerca sono stati pubblicati il 9 settembre sul Journal of Biological Chemistry.


Bieschke, assistente professore di ingegneria biomedica alla Facoltà di Ingegneria e Scienze Applicate e i suoi collaboratori, hanno scoperto che la struttura della proteina amiloide-beta che è in grado di penetrare nella cellula, è un tipo specifico di foglio beta in cui i suoi peptidi sono sovrapposti uno sull'altro, come una torta a strati.


"Perché l'amiloide-beta possa arrivare nella cellula è necessario che da qualche parte in questo percorso di aggregazione si formi questo tipo di elemento strutturale", ha detto Bieschke. "C'è un processo in due fasi: l'amiloide-beta si lega alla membrana e forma aggregati mentre è sulla superficie della cellula, poi viene assorbito nella cellula".


I ricercatori di Alzheimer stanno da lungo tempo dibattendo sul fatto che l'amiloide-beta sia tossica prima di entrare nella cellula nervosa, o dopo l'ingresso nella cellula. L'amiloide-beta può interferire con i mitocondri, la centrale energetica della cellula. Questo fa sì che la cellula cessa di respirare e infine si arriva alla sua morte. Gli studi su pazienti con Alzheimer in stadio avanzato rivelano la morte di molte cellule nervose nel cervello.


Con questa conoscenza, Bieschke e i suoi collaboratori possono indagare su ciò che accade accanto all'amiloide-beta, una volta che è all'interno della cellula e come interagisce con i mitocondri: "Dobbiamo stabilire se possiamo vedere e misurare l'interazione con la membrana dei mitocondri, e se queste strutture interagiscono con i mitocondri allo stesso modo con cui avviene con la membrana esterna delle cellule. Un'altra domanda è: possiamo manipolare l'assorbimento o la formazione di queste strutture in modo che non possano entrare nella cellula? Questa può essere una strategia terapeutica per aiutare i futuri pazienti con Alzheimer".

 

 

 


Fonte: Beth Miller in Washington University in St. Louis (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sha Jin, Niraja Kedia, Eva Illes-Toth, Ivan Haralampiev, Simon Prisner, Andreas Herrmann, Erich E. Wanker, Jan Bieschke. Amyloid-β(1–42) Aggregation Initiates Its Cellular Uptake and Cytotoxicity. Journal of Biological Chemistry, 2016; 291 (37): 19590 DOI: 10.1074/jbc.M115.691840

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.