Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Disfunzione renale: meno sangue al cervello, più rischio di disturbi cerebrali

Una funzione renale alterata può portare ad una riduzione del flusso di sangue al cervello e, in ultima analisi, all'insorgenza di ictus o demenza.


I risultati, che provengono da uno studio pubblicato in uno dei prossimi numeri del Journal of the American Society of Nephrology, suggeriscono che mantenere ottimale la salute dei reni può dare benefici al cervello.


Premessa: ictus e demenza sono più comuni nei pazienti con malattia renale cronica, rispetto alla popolazione generale, ma non è chiaro perché.


Per indagare sul potenziale legame reni-cervello, M. Arfan Ikram MD/PhD, Sanaz Sedaghat MSc (Erasmus University Medical Center in Olanda) ed i loro colleghi, hanno esaminato le informazioni di 2.645 partecipanti al Rotterdam Study, basato sulla popolazione, esaminando la funzione renale degli individui e il flusso di sangue al cervello.


I ricercatori hanno riscontrato che una scarsa funzionalità renale era fortemente legata alla riduzione del flusso di sangue al cervello (ipoperfusione). Inoltre, una scarsa funzionalità renale si è collegata con più forza all'ictus e alla demenza nei partecipanti con ipoperfusione. Questi risultati erano indipendenti dai fattori noti di rischio cardiovascolare.


"I nostri risultati forniscono una possibile spiegazione al collegamento tra malattia renale e malattia del cervello", ha detto il dottor Ikram. "Inoltre, dato che forse la malattia renale e l'ipoperfusione del cervello sono entrambi reversibili, ci potrebbe essere la possibilità di capire come il miglioramento di queste condizioni in ultima analisi possa ridurre il rischio di sviluppare la malattia del cervello".


Lo studio mostra anche che il collegamento rene-cervello non è limitato ai pazienti con malattia renale cronica, ma si estende alle persone senza malattia conclamata.

 

***********
Hanno collaborato allo studio Meike Vernooij MD/PhD, Elizabeth Loehrer MSc, Francesco Mattace-Raso MD/PhD, Albert Hofman MD/PhD, Aad van der Lugt MD/PhD, Oscar Franco MD/PhD e Abbas Dehghan MD/PhD.

 

 

 


Fonte: American Society of Nephrology via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
via
Ruferimenti: S. Sedaghat, M. W. Vernooij, E. Loehrer, F. U. S. Mattace-Raso, A. Hofman, A. van der Lugt, O. H. Franco, A. Dehghan, M. A. Ikram. Kidney Function and Cerebral Blood Flow: The Rotterdam Study. Journal of the American Society of Nephrology, 2015; DOI: 10.1681/ASN.2014111118

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.