Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un atlante del cervello potrebbe aiutare a diagnosticare l'Alzheimer

Un atlante del cervello potrebbe aiutare a diagnosticare l'AlzheimerUna mappa digitale dell'invecchiamento cerebrale potrebbe aiutare la diagnosi dell'Alzheimer e di altre patologie neurodegenerative, secondo un nuovo studio.


L'atlante potrebbe aiutare la diagnosi, confrontando le scansioni di risonanza magnetica (MRI) dei pazienti con la mappa del cervello sano che invecchia.


La maggior parte degli atlanti MRI esistenti si basano sul cervello di giovani e di adulti di mezza età, persone che non riflettono i cambiamenti normali che avvengono nel cervello che invecchia, scrive il team.

 

Cervello che invecchia

I ricercatori dell'Università di Edimburgo hanno ricostruito un atlante dettagliato del cervello umano per mezzo della risonanza magnetica da più di 130 persone sane over 60.


Il team ha usato l'atlante per studiare le scansioni cerebrali prese ad anziani normali e quelle di pazienti con Alzheimer. L'atlante è riuscito a individuare i cambiamenti nella struttura del cervello dei pazienti che possono essere un segno sottostante della condizione, dicono i ricercatori.

 

Segni della malattia

Un segno chiave precoce dell'Alzheimer è la perdita di tessuto cerebrale in un'area del cervello, nota come lobo temporale mediale. Questi cambiamenti sono spesso sottili e possono essere difficili da individuare, ma un atlante via risonanza magnetica potrebbe rendere più facile individuarli, dicono i ricercatori.


Il team sta continuando a sviluppare atlanti MRI del cervello sano nei vari momenti della vita, nell'ambito del progetto Brain Imaging in Normal Subjects che mira a rilevare danni al cervello in altre malattie come la schizofrenia e la nascita pretermine.

 

La diagnosi precoce

Perchè gli atlanti siano utili e affidabili, il team dice che i centri di scansione cerebrale devono continuare a raccogliere le scansioni su anziani in buona salute e lavorare insieme per generare grandi banche di immagini del cervello. L'obiettivo finale è usare gli atlanti cerebrali digitali a supporto di diagnosi più precoci dell'Alzheimer e di altre malattie neurologiche che si sviluppano nelle diverse fasi della vita, secondo il team.


Lo studio, pubblicato sulla rivista PLoS ONE, è stato supportato in via principale dallo Scottish Funding Council, dallo Scottish Imaging Network, dalla A Platform for Scientific Excellence, e dal Medical Research Council.


Il dottor David Alexander Dickie, del Brain Research Imaging Center, ha detto: "Siamo assolutamente soddisfatti di questi risultati preliminari e che i nostri atlanti MRI del cervello possano essere usati per supportare diagnosi precoci di malattie come l'Alzheimer. Le diagnosi precoci sono attualmente la nostra difesa più forte contro queste malattie devastanti e, anche se il nostro lavoro è preliminare e in corso, gli atlanti cerebrali digitali sono suscettibili di essere al centro di questa difesa".

 

 

 


Fonte: University of Edinburgh (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: David Alexander Dickie, Dominic E. Job, David Rodriguez Gonzalez, Susan D. Shenkin, Joanna M. Wardlaw. Use of Brain MRI Atlases to Determine Boundaries of Age-Related Pathology: The Importance of Statistical Method. PLOS ONE, 2015; 10 (5): e0127939 DOI: 10.1371/journal.pone.0127939

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)