Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Arte, mestieri e computer possono preservare la memoria?

Le persone che partecipano alle attività artistiche e artigianali e che in mezza età e in anzianità socializzano, possono ritardare in età molto avanzata lo sviluppo dei problemi di pensiero e di memoria che spesso portano alla demenza, secondo un nuovo studio pubblicato l'8 Aprile 2015 online su Neurology.


Gli over-85 costituiscono la fascia d'età con la crescita più rapida negli Stati Uniti e nel mondo. "Con il raggiungimento da parte di milioni di anziani dell'età in cui possono insorgere questi problemi di memoria e pensiero (chiamati MCI - Mild Cognitive Impairment - Lieve Deterioramento Cognitivo), è importante individuare i cambiamenti di stile di vita che possono allontanare la condizione", ha detto l'autrice dello studio Rosebud Roberts, MB, ChB, MS, della Mayo Clinic di Rochester in Minnesota. che fa parte dell'American Academy of Neurology. "Il nostro studio supporta l'idea che coinvolgere la mente può proteggere dalla morte i neuroni, gli elementi costitutivi del cervello, può stimolare la crescita di nuovi neuroni, o può aiutare a reclutare nuovi neuroni per mantenere le attività cognitive in età avanzata".


Lo studio ha coinvolto 256 persone con età media di 87 anni, che erano privi di problemi di memoria e di pensiero all'inizio dello studio. I partecipanti hanno segnalato la loro partecipazione nelle arti, come la pittura, il disegno e la scultura; nell'artigianato, come la lavorazione del legno, della ceramica e della terracotta, nel trapunto e nel cucito; nelle attività sociali, come ad esempio andare a teatro, cinema, concerti, socializzare con gli amici, club del libro, studio della Bibbia e i viaggi; e delle attività informatiche, come l'uso di Internet, giochi per computer, condurre ricerche sul Web e acquisti online.


Dopo 4 anni in media, 121 persone hanno sviluppato un lieve deterioramento cognitivo.

 

  • I partecipanti che si erano impegnati nell'arte sia in mezza età che da anziani hanno avuto il 73 per cento in meno di probabilità di sviluppare MCI rispetto a coloro che non hanno riferito di essersi impegnati in attività artistiche.
  • Chi ha fatto artigianato in mezza età e da anziani ha avuto il 45 per cento in meno di probabilità di sviluppare MCI.
  • Le persone che avevano socializzato in mezza età e da anziani hanno avuto il 55 per cento in meno di probabilità di sviluppare MCI, rispetto a coloro che non hanno praticato attività simili.
  • L'uso del computer nella vita adulta è stato associato ad un 53 per cento in meno del rischio di MCI.

Dall'altra parte, i fattori di rischio, come essere portatori del gene APOE, avere la pressione alta in mezza età, la depressione e i fattori di rischio legati ai vasi sanguigni hanno aumentato il rischio di sviluppare MCI.


Lo studio è stato finanziato dal National Institute on Aging, dalla Mayo Foundation for Medical e dal Rochester Epidemiology 53 Project.

 

 

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ronald C. Petersen, MD, PhD et al. Risk and protective factors for cognitive impairment in persons aged 85 years and older. Neurology, April 2015 DOI: 10.1212/WNL.0000000000001537

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.