Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Onde cerebrali sincronizzate consentono un apprendimento rapido

La mente umana può assorbire e analizzare rapidamente le nuove informazioni mentre vola da un pensiero a un altro.


Questi stati cerebrali rapidamente mutevoli possono essere codificati dalla sincronizzazione delle onde cerebrali in diverse regioni del cervello, secondo un nuovo studio condotto da neuroscienziati del MIT.


I ricercatori hanno scoperto che, mentre le scimmie imparano a classificare diversi modelli di punti, due aree cerebrali coinvolte nell'apprendimento - la corteccia prefrontale e lo striato - sincronizzano le rispettive onde cerebrali per formare nuovi circuiti di comunicazione.


"Stiamo vedendo la prova diretta delle interazioni tra questi due sistemi durante l'apprendimento, cosa mai vista prima. L'apprendimento per categorie produce nuovi circuiti funzionali tra questi due settori, e questi circuiti funzionali sono basati sul ritmo, che è fondamentale perché è un concetto relativamente nuovo nei sistemi di neuroscienze", spiega Earl Miller, il professore «Picower» di Neuroscienze al MIT e autore senior dello studio, che appare nel numero del 12 giugno di Neuron.


Ci sono milioni di neuroni nel cervello, e ognuno produce i suoi segnali elettrici. Questi segnali combinati generano oscillazioni note come onde cerebrali, che possono essere misurate con l'elettroencefalografia (EEG). Il gruppo di ricerca si è concentrato sui modelli di EEG della corteccia prefrontale, sede del sistema di controllo esecutivo del cervello, e del corpo striato, che controlla la formazione delle abitudini.


Il fenomeno della sincronizzazione delle onde cerebrali probabilmente precede i cambiamenti nelle sinapsi (le connessioni tra i neuroni), considerato alla base dell'apprendimento e della formazione della memoria di lungo termine, dice Miller. Egli crede che questo processo, noto come «plasticità sinaptica», richieda troppo tempo per giustificare la flessibilità della mente umana.


"Se possiamo cambiare i nostri pensieri da un momento all'altro, non possiamo farlo producendo costantemente nuove connessioni per poi metterle da parte nel cervello. La plasticità non avviene con questo tipo di scala di tempo", dice Miller, che è membro del Picower Institute for Learning and Memory del MIT. "Ci deve essere un modo di stabilire dinamicamente i circuiti per corrispondere ai pensieri che abbiamo in questo momento, e poi, se cambiamo idea un attimo dopo, quei circuiti si rompono in qualche modo. Pensiamo che le onde cerebrali sincronizzate possano essere il modo in cui lo fa il cervello".


L'autore principale del documento è Evan Antzoulatos, ex postdottorato del Picower Institute, che ora è all'Università della California di Davis.

[...]

Negli studi di follow-up, i ricercatori stanno ora esaminando come il cervello impara più categorie astratte, e come l'attività nello striato e della corteccia prefrontale potrebbero riflettere quel tipo di astrazione.


La ricerca è stata finanziata dal National Institute of Mental Health.

 

 

 

 

 


Fonte:  Anne Trafton in Massachusetts Institute of Technology  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Evan G. Antzoulatosemail , Earl K. Milleremail. Increases in Functional Connectivity between Prefrontal Cortex and Striatum during Category Learning. Neuron, 2014 DOI: 10.1016/j.neuron.2014.05.005

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.