Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Attivare il sistema immunitario per trattare obesità e diabete

L'obesità è un'epidemia mondiale che sta causando tassi allarmanti di diabete e malattie cardiovascolari, ma attualmente mancano trattamenti farmacologici efficaci.


Due studi indipendenti pubblicati il 5 giugno sulla rivista Cell rivelano il ruolo importante dei percorsi immunitari nell'attivare i tipi buoni di grasso corporeo, chiamati «tessuto adiposo bruno» (BAT) e «grasso beige», che bruciano calorie immagazzinate, riducono il peso e migliorano la salute metabolica.


I risultati potrebbero aprire la strada a trattamenti tanto necessari per l'obesità e le malattie metaboliche correlate.


"L'idea che la salute metabolica possa essere migliorata con l'attivazione delle cellule immunitarie nel grasso è piuttosto sorprendente", dice l'autore senior dello studio Bruce Spiegelman del Dana-Farber Cancer Institute e dell'Harvard Medical School. "Questa ricerca rivela una nuova ed entusiasmante classe di potenziali trattamenti che potrebbero un giorno essere usati per i disturbi legati all'obesità".


I neonati umani hanno grandi quantità di BAT, generatore di calore, per proteggerli dal freddo estremo, e gli scienziati hanno recentemente scoperto che gli esseri umani adulti conservano piccole quantità di BAT che consistono principalmente di un sottotipo conosciuto come «grasso beige». L'esposizione al freddo o l'esercizio fisico possono attivare i grassi bruno o beige, che bruciano calorie immagazzinate e proteggono i mammiferi dall'ipotermia, dall'obesità e dai problemi metabolici. Nonostante il loro potenziale terapeutico per il trattamento di queste condizioni, si sa relativamente poco sui meccanismi molecolari che innescano la formazione di questi tipi buoni di grassi.


Per rispondere a questa domanda nel nuovo studio, Spiegelman e Rajesh Rao, del Dana-Farber Cancer Institute e della Harvard Medical School, si sono concentrati su una proteina recentemente identificata (PGC-1alpha4), che promuove la crescita muscolare in risposta ad esercizi di resistenza. Essi hanno scoperto che la PGC-1alpha4 stimola la secrezione di un ormone recentemente identificato, chiamato simil-meteorin (Metrnl), che viene rilasciato nel flusso sanguigno e prodotto nel tessuto muscolare dopo l'esercizio e nel tessuto adiposo dopo l'esposizione al freddo, nei topi.


Convertendo il grasso bianco (che immagazzina energia) in grasso bruno o beige (che brucia calorie), il Metrnl aumenta il dispendio energetico e migliora la salute metabolica dei topi obesi diabetici. Questo ormone, che potrebbe essere potenzialmente idoneo come nuova terapia per l'obesità e il diabete, esercita questi effetti positivi attraverso l'attivazione di molecole immunitarie chiamate interleuchina-4 e interleuchina-13, così come delle cellule immunitarie chiamate macrofagi, situate nel tessuto adiposo.


In un altro studio pubblicato nello stesso numero, si chiarisce ulteriormente la questione delle risposte immunitarie e dell'obesità. L'autore senior Ajay Chawla della University of California di San Francisco, è stato motivato dai suoi recenti risultati che dicono che il sistema immunitario attiva il grasso bruno in risposta agli ambienti freddi. Chawla e il suo team hanno ora chiarito il circuito sottostante di attivazione del grasso beige nei topi.

Può essere rilevante perché:

Obesità e diabete sono forti fattori di rischio per l'Alzheimer.

Anche il sistema immunitario è implicato nel morbo.


Essi hanno scoperto che la segnalazione delle interleukine 4/13 attiva i macrofagi nel tessuto adiposo bianco, portando alla produzione di molecole del sistema nervoso necessarie per convertire il grasso bianco in grasso beige. Questi risultati rivelano nuove importanti informazioni sul modo in cui il sistema immunitario e il sistema nervoso lavorano insieme per stimolare la formazione di grasso beige.


Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che i topi con una alterazione nella segnalazione di questa via immunitaria producono meno grassi beige, mostrano meno dispendio energetico, e sono meno in grado di mantenere la loro temperatura corporea in ambienti freddi, rispetto ai topi normali. Al contrario, il trattamento con interleuchina-4 aumenta la formazione di grasso beige, riduce il peso corporeo e migliora la salute metabolica dei topi obesi.


"Siamo stati sorpresi dall'osservare che il reclutamento di grasso beige indotto dal freddo dipende quasi interamente dal sistema immunitario. Questo va contro il dogma stabilito, perché il metabolismo dei nutrienti e dell'energia è ritenuto ampiamente sotto il controllo del sistema cerebrale ed endocrino", afferma Chawla. "Una volta identificata la via cellulare e molecolare che regola lo sviluppo del grasso beige, è ora possibile puntare uno qualsiasi dei suoi componenti, per stimolare il dispendio calorico e trattare l'obesità".

 

 

 

 

 


FonteCell Press  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. Rajesh R. Rao, Jonathan Z. Long, James P. White, Katrin J. Svensson, Jesse Lou, Isha Lokurkar, Mark P. Jedrychowski, Jorge L. Ruas, Christiane D. Wrann, James C. Lo, Donny M. Camera, Jenn Lachey, Steven Gygi, Jasbir Seehra, John A. Hawley, Bruce M. Spiegelman. Meteorin-like Is a Hormone that Regulates Immune-Adipose Interactions to Increase Beige Fat Thermogenesis. Cell, 2014; 157 (6): 1279 DOI: 10.1016/j.cell.2014.03.065
  2. Yifu Qiu, Khoa D. Nguyen, Justin I. Odegaard, Xiaojin Cui, Xiaoyu Tian, Richard M. Locksley, Richard D. Palmiter, Ajay Chawla. Eosinophils and Type 2 Cytokine Signaling in Macrophages Orchestrate Development of Functional Beige Fat. Cell, 2014; 157 (6): 1292 DOI: 10.1016/j.cell.2014.03.066

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.