Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pensare al futuro può indurci a scegliere cibi migliori

Il mangiare emozionale è qualcosa che conosciamo tutti.


Forse abbiamo avuto una settimana dura al lavoro e tutto quello che vogliamo il Venerdì sera è metterci sul divano e guardare un film con una ciotola gigante di popcorn al burro sulle ginocchia. Uno studente stressato da un esame importante potrebbe sgranocchiare caramelle mentre studia. O forse in occasione della festa di compleanno del figlio abbiamo comprato una torta gelato per il piccolo esercito che festeggierà.


Felici o tristi, su o giù, una pletora di media nel mondo ci dice che i nostri stati d'animo spesso decidono i cibi che scegliamo di mangiare. Studi più recenti, però, hanno dimostrato che gli stati d'animo negativi e quelli positivi possono effettivamente portare ad preferenze per i diversi tipi di alimenti. Ad esempio, se si deve scegliere tra uva o caramelle al cioccolato, qualcuno di buon umore può essere più incline a scegliere la prima, mentre qualcuno di cattivo umore può essere più propenso a scegliere la seconda.


Ma che dire se potessimo fare scelte migliori in qualsiasi stato emotivo?


Uno studio di prossima pubblicazione guidato da Meryl Gardner, professore associato dell'Università del Delaware, rileva che c'è molto di più da considerare nel mangiare che non le semplici emozioni e, in effetti, pensare al futuro può aiutare le persone a fare scelte alimentari migliori. "Eravamo interessati al «perché»", ha detto la Gardner. "Perché quando qualcuno è di cattivo umore sceglie di mangiare cibo spazzatura, mentre chi è di buon umore fa scelte alimentari più salutari?".


La Gardner e i co-autori Brian Wansink della Cornell University, Junyong Kim dell'Università di Hanyang ERICA e Se-Bum Park della Yonsei University, hanno scoperto che molto dipende dalla nostra prospettiva del tempo. "In termini evolutivi, ha senso che quando ci sentiamo a disagio o siamo di cattivo umore, sappiamo che qualcosa non va e ci concentriamo su ciò che ci è vicino fisicamente e ciò che è vicino nel tempo, qui e ora", ha detto la Gardner. "Vediamo gli alberi e non la foresta, cioè il modo di fare le cose e non perché le facciamo".


Per arrivare al «perché», i ricercatori si sono rivolti alle teorie della «regolazione affettiva» (come le persone reagiscono ai loro stati d'animo ed emozioni) e di «construal temporale» (la prospettiva del tempo) per spiegare la scelta degli alimenti. Essi hanno condotto 4 esperimenti di laboratorio per verificare se le persone in uno stato d'animo positivo preferiscano i cibi sani, e non quelli indulgenti, per la salute a lungo termine e i benefici di benessere, e quelli in uno stato d'animo negativo preferiscano cibi indulgenti per i vantaggi immediati e di gestione dell'umore edonistico.


Nel primo studio, i ricercatori hanno esaminato l'effetto di uno stato d'animo positivo sulle valutazioni di alimenti indulgenti e salutari, su 211 persone provenienti da associazioni locali di genitori e insegnanti (PTA). I risultati indicano che gli individui in uno stato d'animo positivo valutano più favorevolmente i cibi sani, rispetto ai partecipanti del gruppo di controllo con uno stato d'animo relativamente neutro. "Crediamo che questo dipenda dal fatto che danno più importanza ai benefici astratti, di livello superiore, come la salute e il benessere futuro", ha detto la Gardner. "La domanda che rimane è se gli individui in uno stato d'animo negativo agiscono in modo diverso".


Nel testare quest'ultima questione in un secondo studio con 315 studenti universitari reclutati da una grande università del Midwest, i ricercatori hanno trovato ulteriore supporto alla loro ipotesi che gli individui in uno stato d'animo negativo gradiscono di più gli alimenti indulgenti dei cibi sani.


Secondo la Gardner, la constatazione che le persone in uno stato d'animo positivo apprezzino le opzioni più nutrienti, e preferiscono l'idea di stare in salute nella vecchiaia, è coerente con l'ipotesi che è importante il «construal time» [= il tempo richiesto agli individui per percepire, capire e interpretare il mondo che li circonda, in particolare il comportamento o l'azione di altri verso di loro - da Wikipedia].


"Questo suggerisce che lo stato d'animo positivo induce le persone a pensare al futuro, e pensare al futuro ci fa pensare più astrattamente", ha detto la Gardner. [...]


"Se le persone di cattivo umore di solito scelgono di mangiare alimenti che hanno una ricompensa immediata e indulgente, potrebbe essere efficace incoraggiare ciò che noi chiamiamo «motivazione alla
riparazione dell'umore» [mood repair motivation], o richiamare la loro attenzione sui modi più innocui per migliorare il loro stato d'animo", conclude la Gardner. "Invece di cercare il cibo e le etichette di avvertimento, provare a parlare con gli amici o ascoltare musica".


Così la prossima volta che afferriamo uno snack, pensiamo al futuro e potremmo scegliere meglio il cibo.

 

 

 

 

 


Fonte: Kathryn Meier in University of Delaware  (>English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.