Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Buone notizie sul fronte Alzheimer: sta diminuendo il rischio degli anziani

Buone notizie sul fronte Alzheimer: diminuisce il rischio degli anzianiLe persone hanno oggi meno probabilità di essere colpite dalla demenza e dall'Alzheimer di 20 anni fa, e quelle che ne incorrono potrebbero svilupparla più tardi nella vita, dice un nuovo articolo prospettico del New England Journal of Medicine, che esamina le tendenze positive nella demenza.


Gli autori hanno esaminato cinque studi recenti che suggeriscono una diminuzione della prevalenza della demenza, accreditando la tendenza positiva al miglioramento dei livelli di istruzione, dell'assistenza sanitaria e dello stile di vita.


"Siamo molto incoraggiati nel vedere un crescente numero di studi da tutto il mondo che suggeriscono che il rischio di demenza può essere in caduta per merito dei livelli crescenti di educazione, della migliore prevenzione e trattamento dei principali fattori di rischio cardiovascolari, come la pressione alta e il colesterolo", dice il co-autore Kenneth Langa, MD, Ph.D., professore di Medicina Interna alla Medical School dell'UM e ricercatore del Centro di Ricerca in Gestione Clinica (CCMR) al VA Ann Arbor Healthcare System.


"Questi risultati suggeriscono che, anche se non troviamo una cura per l'Alzheimer e la demenza, ci sono fattori sociali e di stile di vita che possiamo affrontare per ridurre il nostro rischio"
.


Tra gli autori ci sono anche Eric B. Larson, MD, MPH, direttore esecutivo del Group Health Research Institute e vice presidente della ricerca del Group Health, e Kristine Yaffe, MD, professore di psichiatria, neurologia, e epidemiologia e biostatistica dell'Università della California di San Francisco. Larson è anche professore aggiunto all'Università di Washington, Facoltà di Medicina e Sanità pubblica.


Gli autori indicano due fattori chiave che possono spiegare la diminuzione del rischio di demenza negli ultimi decenni: le persone completano più anni di scuola, che aiuta il cervello a combattere la demenza, e c'è più consapevolezza e attenzione sulla prevenzione delle malattie cardiache, un altro grande fattore di rischio dell'Alzheimer.

Dr. Kenneth Langa
"La crescita del numero di anziani negli Stati Uniti e in tutto il mondo implica che ci sarà senza dubbio un aumento significativo del numero di persone affette da demenza, ma la buona notizia è che sembra che si viva più a lungo senza sperimentarla"
, dice Langa (nella foto a destra), che è anche membro dell'Istituto  per la Ricerca Sociale, dell'Istituto di Gerontologia e dell'Istituto per la politica sanitaria e l'innovazione dell'UM. "Stiamo assistendo a un trend positivo che suggerisce che migliorare la nostra salute fisica e mentale va di pari passo alla lotta contro questa condizione devastante".


Nel 2008, Langa e Larson avevano riferito uno dei primi studi che indicavano un calo del tasso di demenza negli Stati Uniti, usando le informazioni dal U.S. Health and Retirement Study. Avevano scoperto che la diminuzione si abbina all'istruzione e al miglioramento della cura della salute e dello stile di vita. Da allora, diversi studi in Europa hanno confermato questa tendenza e le ragioni che ne stanno dietro.


Anche altre ricerche hanno dimostrato che altri fattori di diminuzione del rischio comprendono l'istruzione precoce e continua, l'attività fisica, il ritiro in pensione più tardi, genitori  istruiti (in particolare una madre istruita), il mantenimento delle attività sociali e la cura della depressione.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Michigan Health System.

Riferimenti: Eric B. Larson, Kristine Yaffe, Kenneth M. Langa. New Insights into the Dementia Epidemic. New England Journal of Medicine, 2013; : 131127140053002 DOI: 10.1056/NEJMp1311405

Pubblicato in uofmhealth.org (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.