Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vivere nella recessione in mezz'età alza rischio di declino cognitivo più tardi

Licenziamenti, part-time forzato, paghe ridotte e lavori impoveriti (mobilità del lavoro verso il basso), innescati dalla recessione, possono spiegare il tributo preso alle capacità cognitive come memoria, fluenza verbale, orientamento temporale, e far di conto, secondo i risultati di uno studio.


Ricerche precedenti suggeriscono che le condizioni di lavoro possono influenzare il potenziale di costruire la "riserva cognitiva", che a sua volta influenza le prestazioni cognitive in età più avanzata.


Ma tanto per cominciare, una capacità cognitiva superiore può selezionare gli individui per i posti e gli ambienti di lavoro più favorevoli, e quindi gli autori volevano scoprire se la recessione economica, sulla quale gli individui non hanno alcun controllo, ingenera una qualche differenza.


Essi hanno quindi analizzato i dati di 12.000 persone in 11 paesi, che hanno partecipato al sondaggio rappresentativo della Salute, l'Invecchiamento e la Pensione in Europa (SHARE), che esamina le condizioni sanitarie, occupazionali, sociali degli europei over-50.


Sono state valutate le abilità cognitive dei partecipanti nel 2004-5 e nel 2006-7. I risultati sono stati legati alle loro storie dettagliate di lavoro, raccolte retrospettivamente nel 2008-9, nonché ai dati annuali sulle fluttuazioni nel prodotto interno lordo (PIL) pro-capite in ciascun paese tra il 1959 e il 2003, per valutare il numero e la profondità delle crisi economiche.


I ricercatori hanno poi esaminato il potenziale impatto delle recessioni sperimentato alle età di 25-34, 35-44 e 44-49 anni sulla capacità cognitiva a 50-74 anni. E hanno preso in considerazione una vasta gamma di fattori potenzialmente influenti, tra cui: la nascita prima o dopo la 2a guerra mondiale, la salute auto-valutata, la deprivazione materiale, l'occupazione di chi sostiene principalmente la famiglia, il numero di libri in casa, le competenze auto-dichiarate nella propria lingua madre e nella matematica, il livello di istruzione e il tipo del primo lavoro. Il numero medio di crisi sperimentate variava dalle 0,73 per gli uomini tra 45 e 49 anni alle 1,33 per le donne da 35 a 44 anni.


L'analisi ha dimostrato che gli uomini che non hanno vissuto alcuna recessione quando avevano tra 45 e 50 anni avevano un punteggio cognitivo medio inferiore dello 0,07 all'età di 50-74 anni, a fronte di un punteggio medio inferiore dello 0,12 per coloro che hanno attraversato quattro o più recessioni. L'impatto di una recessione sulle donne sembra verificarsi prima (tra 25 3 35 anni) con cali dello 0.05 e dello 0.17, rispettivamente.


Le recessioni economiche durante questi periodi sono state associate a diversi esiti del mercato del lavoro, come licenziamenti, part-time forzato, e necessità di accettare lavori poveri, di status inferiore.

 

 

 

 

 


Fonte: BMJ-British Medical Journal, via EurekAlert!.

Riferimenti: A. K. Leist, P. Hessel, M. Avendano. Do economic recessions during early and mid-adulthood influence cognitive function in older age?Journal of Epidemiology & Community Health, 2013; DOI: 10.1136/jech-2013-202843

Pubblicato in eurekalert.org(> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.