Iscriviti alla newsletter

Glicemia alta peggiora la tossicità delle placche in AD

Glicemia alta peggiora tossicità delle placche di AlzheimerMeyer-Luehmann et al.1 hanno studiato un modello di topo di Alzheimer, monitorando animali di 5-6 mesi - l'età in cui cominciano a formarsi le placche caratteristiche del disturbo. Il giorno 1 è quello in cui gli autori hanno rilevato per la prima volta un piccolo deposito di amiloide extracellulare, o microplacche. In quel momento, c'era un'alterazione minima nei neuriti che circondano le microplacche. Ma dal giorno 2, il deposito di amiloide cresce rapidamente, e diventano evidenti le alterazioni agli assoni e ai dendriti limitrofi. Inizia anche la migrazione delle cellule di supporto, come le astroglia e le microglia, nelle vicinanze della placca crescente. Dal giorno 3, diventano evidenti dei chiari danni agli assoni vicini. Dal giorno 7, la placca raggiunge la maturità, e la sua struttura si stabilizza. (Fonte: Science, doi:10.1038/451638a)Alti livelli di zucchero nel sangue, come ad esempio quelli legati al diabete di tipo 2, rendono la proteina amiloide-beta associata all'Alzheimer drasticamente più tossica per le cellule che rivestono i vasi sanguigni nel cervello, secondo un nuovo studio dell'Università di Tulane.


Lo studio, pubblicato sull'ultimo numero del Journal of Alzheimer's Disease, supporta la crescente evidenza che punta ai livelli di glucosio e ai danni vascolari come corresponsabili della demenza.


"In precedenza, si credeva che l'Alzheimer fosse dovuta all'accumulo di "grovigli" di neuroni nel cervello indotto dalla sovrapproduzione e dalla insufficiente rimozione di proteina amiloide-beta", ha detto il ricercatore senior Dr. David Busija, professore reggente e docente di farmacologia alla School of Medicine della Tulane University. "Anche se il coinvolgimento neuronale è un fattore importante nello sviluppo dell'Alzheimer, recenti evidenze provano l'importanza del ruolo dei vasi sanguigni cerebrali danneggiati, compromessi da dosi elevate di zucchero nel sangue. Anche se non sono chiari i collegamenti tra il diabete di tipo 2, i vasi sanguigni del cervello e la progressione dell'Alzheimer, l'iperglicemia sembra avere un ruolo".


Le Dott.sse Cristina Carvalho e Paula Moreira dell'Università di Coimbra in Portogallo hanno contribuito alle ricerche per lo studio. I ricercatori hanno studiato colture di cellule prelevate dal rivestimento dei vasi sanguigni cerebrali, uno da ratti normali e un altro da topi con diabete cronico non controllato. Hanno esposto le cellule all'amiloide-beta e a diversi livelli di glucosio e successivamente hanno misurato la loro vitalità.


Le cellule esposte ad alte concentrazioni di glucosio o di amiloide-beta separatamente non hanno mostrato variazioni di vitalità. Tuttavia, quand'erano esposte a condizioni iperglicemiche e all'amiloide-beta, hanno mostrato una vitalità inferiore del 40 per cento. I ricercatori sospettano che il danno sia dovuto allo stress ossidativo dei mitocondri della cellula.


Le cellule provenienti da topi diabetici erano più suscettibili ai danni e alla morte, rispetto alle proteine amiloide-beta, anche a livelli normali di glucosio. La maggiore tossicità dell'amiloide-beta può danneggiare la barriera emato-encefalica, interrompere il normale flusso di sangue al cervello e diminuire l'eliminazione di proteina beta amiloide.


I risultati dello studio sottolineano la necessità di controllare aggressivamente i livelli di zucchero nel sangue nelle persone diabetiche, secondo Busija.

 

 

 

 

 


Fonte: Tulane University.

Riferimenti: Cristina Carvalho, Paige S. Katz, Somhrita Dutta, Prasad V.g. Katakam, Paula I. Moreira, David W. Busija. Increased Susceptibility to Amyloid-β Toxicity in Rat Brain Microvascular Endothelial Cells under Hyperglycemic Conditions. Journal of Alzheimer's Disease, Volume 38, Number 1 / 2014, Pages 75-83, DOI:10.3233/JAD-130464

Pubblicato da Keith Brannon in tulane.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.