Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Legami sociali inducono un 'circolo virtuoso' di emozioni positive e salute

Le persone che sperimentano emozioni più calde, più liete, possono avere una migliore salute fisica, perché producono più connessioni sociali, secondo un nuovo studio pubblicato su Psychological Science, una rivista della Association for Psychological Science.

La ricerca, guidata da Barbara Fredrickson della University of North Carolina di Chapel Hill e da Bethany Kok del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences, ha scoperto anche che è possibile per una persona auto-generare emozioni positive con modalità tali da renderla fisicamente sana.


"Le persone tendono a paragonare le loro emozioni al tempo, le vedono come incontrollabili", scrive la Fredrickson. "Questa ricerca dimostra non solo che le nostre emozioni sono controllabili, ma che siamo anche in grado di prendere le redini delle nostre emozioni quotidiane e guidarci verso una migliore salute fisica".


Per studiare gli effetti corporei del padroneggiare le emozioni positive, i ricercatori si sono concentrati sul tono vagale, un indicatore del funzionamento de l nervo vago di una persona. Il nervo vago aiuta a regolare la frequenza cardiaca ed è anche una componente centrale del sistema di impegno sociale di una persona. Poiché le persone che hanno un tono vagale più alto tendono a regolare meglio le proprie emozioni, i ricercatori hanno ipotizzato che avere un tono vagale più elevato potrebbe portare le persone a sperimentare emozioni più positive, potenziando quindi le connessioni sociali positive percepite. Avere più legami sociali, aumenta a sua volta il tono vagale, migliorando così la salute fisica e creando una "spirale verso l'alto."


Per capire se le persone possono sfruttare questo circolo virtuoso, per guidare se stessi verso una salute migliore, Kok, Fredrickson, ed i loro colleghi hanno condotto un esperimento di tipo longitudinale. La metà dei partecipanti allo studio sono stati randomizzati per partecipare ad un corso di meditazione di gentilezza amorevole (LKM) di 6 settimane dove hanno imparato a coltivare sentimenti positivi di amore, compassione e benevolenza verso se stessi e gli altri. Sono stati invitati a praticare la meditazione a casa, ma la frequenza dipendeva da loro. L'altra metà dei partecipanti è rimasta in lista di attesa per il corso.


Ogni giorno, per 61 giorni consecutivi, i partecipanti di entrambi i gruppi hanno riportato la loro attività "di meditazione, di preghiera, o solo spirituali", le esperienze emotive, e le interazioni sociali fino all'ultimo giorno. Il loro tono vagale è stato valutato due volte, all'inizio e alla fine dello studio.


I dati fornisscono prove chiare a sostegno della spirale ascendente ipotizzata; le connessioni sociali percepite fanno da collegamento tra emozioni positive e salute. I partecipanti al gruppo LKM che erano entrati nello studio con il tono vagale più alto hanno mostrato aumenti più ripidi nelle emozioni positive nel corso dello studio. Le connessioni sociali segnalate dai partecipanti sono aumentate in parallelo alle emozioni positive. E, assieme alle connessioni sociali, è aumentato anche il tono vagale. Al contrario, i partecipanti al gruppo in lista di attesa non hanno mostrato alcun cambiamento di tono vagale nel corso dello studio. "I momenti quotidiani di connessione che le persone sperimentano con gli altri emergono come piccoli motori che guidano la spirale verso l'alto tra positività e salute", spiega la Fredrickson.


Questi risultati aggiungono un altro pezzo al puzzle della salute fisica, suggerendo che le emozioni positive possono essere un nutriente psicologico essenziale che costruisce la salute, proprio come fare abbastanza esercizio fisico e mangiare verdure a foglia verde. "Dato che le malattie croniche costose limitano la vita delle persone e sovraccaricano i sistemi sanitari in tutto il mondo, questo è un messaggio che vale per quasi tutti, cittadini, educatori, operatori sanitari, e responsabili politici", conclude la Fredrickson.


Questo lavoro è stato supportato dal National Institute of Mental Health .

 

 

 

 


Fonte:Association for Psychological Science.

Riferimento: BE Kok, KA Coffey, MA Cohn, LI Catalino, T. Vacharkulksemsuk, SB Algoe, M. Brantley, BL Fredrickson. How Positive Emotions Build Physical Health: Perceived Positive Social Connections Account for the Upward Spiral Between Positive Emotions and Vagal Tone. Psychological Science, 2013; DOI: 10.1177/0956797612470827.

Pubblicato in Science Daily il 9 Maggio 2013(> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

Notizie da non perdere

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)