Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Non è solo amiloide: iperintensità della sostanza bianca e Alzheimer

Nuove scoperte di ricercatori della Columbia University suggeriscono che, assieme ai depositi di amiloide, l'iperintensità della sostanza bianca (WMHs) può essere un secondo fattore richiesto dello sviluppo dell'Alzheimer.

La maggior parte degli approcci attuali all'Alzheimer si focalizzano sull'accumulo di placca amiloide nel cervello. I ricercatori dell'Istituto Taub per la Ricerca sull'Alzheimer e l'Invecchiamento Cerebrale, guidati da Adam M. Brickman, PhD, assistente professore di neuropsicologia, hanno esaminato il contributo aggiuntivo della malattia cerebrovascolare dei piccoli vasi, che essi visualizzano come iperintensità della sostanza bianca (WMHs ).


Esempi di scansione cerebrale. A sinistra, esempio
di scansione negativa con Pittsburgh Compound B
(PIB). A destra esempio di scansione PIB-positivo.
La barra del colore rappresenta la media dei valori
di assorbimento. Le scansioni sono stati classificate
come PIB positivo se il valore di assorbimento me-
dio del cingolo anteriore, corteccia frontale e tem-
porale laterale, del lobo parietale, e del precuneus
era superiore a 1,50. La barra di colore visualizza
anche la scala dei valori di assorbimento. (Credit:
Courtesy of Columbia University Medical Center)


Lo studio ha incluso 20 soggetti con Alzheimer clinicamente definito, 59 soggetti con decadimento cognitivo lieve, e 21 soggetti di controllo normali.


Usando i dati del database pubblico della Neuroimaging Alzheimer Disease Initiative, i ricercatori hanno scoperto che sia l'amiloide che la WHMs erano associate con la diagnosi di Alzheimer.


Amiloide e WMHs erano altrettanto predittive sui soggetti con lieve deterioramento cognitivo avrebbe sviluppato in seguito l'Alzheimer. Tra quelli con quantità significativa di amiloide, la WMHs era più frequente nei pazienti con Alzheimer rispetto ai soggetti normali di controllo.

Poiché i fattori di rischio della WMHs - che sono principalmente vascolari - possono essere controllati, i risultati suggeriscono dei modi possibili per prevenire lo sviluppo dell'Alzheimer nei soggetti con depositi di amiloide.


Lo studio è stato pubblicato online il 19 Febbraio su JAMA Neurology .


Gli altri autori sono Frank A. Provenzano, MS (CUMC and Fu Foundation School of Engineering and Applied Sciences); Jordan Muraskin, MS (CUMC and Fu Foundation School of Engineering and Applied Sciences); Guiseppe Tosto, MD (CUMC); Atul Narkhede, MS (CUMC); Ben T. Wasserman, AB (CUMC); Erica Y Griffith, BS (CUMC); Vanessa A. Guzman, BA (CUMC); Irene B. Meier, MSc (CUMC); and Molly E. Zimmerman, PhD (Albert Einstein College of Medicine, NY, NY).


La ricerca è stata sostenuta dal NIH.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Columbia University Medical Center.

Pubblicato in Science Daily il 19 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)