Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovi neuroni umani da cellule adulte proprio lì, nel cervello

I ricercatori hanno scoperto un modo per generare nuovi neuroni umani da un altro tipo di cellula adulta presente nel nostro cervello.

La scoperta, riportata nel numero di 5 ottobre di Cell Stem Cell, una pubblicazione di Cell Press, è un passo avanti verso terapie cellulari per il trattamento delle malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer e il Parkinson.


Osservazione diretta della riprogrammazione
neuronale di cellule derivate da periciti, ordinate
PDGFR, dal cervello umano adulto, con una
visualizzazione continua dal vivo in coltura. Notare
il cambiamento di morfologia di una cellula che
co-esprime Sox2 e Mash1 (freccia blu) durante
la riprogrammazione. La post-visualizzazione
immunocitochimica della III-tubulina (bianco)
conferma l'identità della cellula neuronale
ri-programmata alla fine della visione dal vivo.
(Credit: Cell Stem Cell, Karow et al.)


"Questo lavoro si propone di convertire in neuroni delle cellule presenti in tutto il cervello, ma che non sono cellule nervose"
, ha detto Benedikt Berninger, ora presso la Johannes Gutenberg di Mainz. "L'obiettivo finale che abbiamo in mente è che, un giorno, questo ci permetterà di indurre tale conversione all'interno del cervello stesso e fornire così una nuova strategia per riparare il cervello danneggiato o malato".


Le cellule che hanno fatto il salto da una identità all'altra sono conosciute come periciti. Tali cellule, che si trovano in stretta associazione con i vasi sanguigni, sono importanti per mantenere intatta la barriera ematoencefalica e hanno dimostrato di partecipare alla guarigione delle ferite in altre parti del corpo.


"Ora, ragioniamo, se potessimo colpire queste cellule e invogliarle a diventare cellule nervose, si potrebbe approfittare di questa risposta agli infortuni", dice Berninger.


Ulteriori test hanno dimostrato che i neuroni appena convertiti sono in grado di produrre segnali elettrici e di entrare in contatto con altri neuroni, fornendo la prova che le cellule convertite potrebbero integrarsi nelle reti neurali.


"Anche se dobbiamo ancora capire molto sull'adeguamento di una strategia neuronale diretta di riprogrammazione a una riparazione significativa in vivo, i nostri dati supportano molto l'idea che la riprogrammazione neuronale di cellule di origine pericitica all'interno del cervello danneggiato può diventare un valido approccio per sostituire i neuroni degenerati", scrivono i ricercatori.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale da Cell Press, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento:
Marisa Karow, Rodrigo Sánchez, Christian Schichor, Giacomo Masserdotti, Felipe Ortega, Christophe Heinrich, Sergio Gascón, Muhammad A. Khan, D. Chichung Lie, Arianna Dellavalle, Giulio Cossu, Roland Goldbrunner, Magdalena Götz, Benedikt Berninger. Reprogramming of Pericyte-Derived Cells of the Adult Human Brain into Induced Neuronal Cells. Cell Stem Cell, 2012; 11 (4): 471 DOI: 10.1016/j.stem.2012.07.007.

Pubblicato in ScienceDaily il 4 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.