Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovi biomarcatori nel sangue possono predire l'Alzheimer

Nuovo biomarcatore nel sangue può aiutare a predire la malattia di AlzheimerLivelli più elevati di un certo grasso nel sangue chiamato ceramide possono aumentare il rischio di sviluppare l'Alzheimer, secondo uno studio pubblicato il 18 luglio 2012, nell'edizione on line di Neurology®, la rivista medica della American Academy of Neurology.

"Il nostro studio identifica questo biomarcatore come un nuovo potenziale bersaglio per il trattamento o la prevenzione dell'Alzheimer", ha detto l'autore dello studio Michelle M. Mielke (foto), PhD, epidemiologo della Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota (che però era alla Johns Hopkins University al momento della la ricerca).


Per lo studio, 99 donne di età compresa tra 70 e 79 anni senza demenza del Women's Health and Aging Study II hanno avuto un esame del sangue per i livelli di ceramide siero, un composto grasso presente in tutto il corpo, e associato ad infiammazione e morte cellulare. Le partecipanti sono state suddivise in tre gruppi, secondi i livelli (alti, medi e bassi) di ceramidi. Sono poi state seguite fino a un massimo di nove anni. Delle 99 partecipanti, 27 hanno sviluppato demenza e 18 di queste hanno avuto diagnosi di probabile Alzheimer.


Lo studio ha trovato che le donne con i livelli più alti del biomarcatore avevano una probabilità 10 volte maggiore di sviluppare l'Alzheimer rispetto alle donne con i livelli più bassi. Quelle con livelli medi del biomarcatore avevano una probabilità quasi otto volte maggiore di sviluppare la malattia rispetto a quelle con livelli più bassi.


"Questi risultati sono importanti perché identificare un biomarcatore preciso dell'inizio dell'Alzheimer, che richiede poca spesa e disagi al paziente, potrebbe aiutare a spostare la nostra attenzione dal trattamento della malattia alla prevenzione o al posticipo"
, ha detto in un editoriale di accompagnamento Valory Pavlik, PhD, dell'Alzheimer's Disease and Memory Disorders Center del Baylor College of Medicine di Houston e membro della American Academy of Neurology.

Secondo Pavlik, "anche se è necessario uno studio più ampio e diverso per confermare questi risultati, le proiezioni che vedono la prevalenza globale dell'Alzheimer raddoppiare ogni 20 anni nel prossimo futuro, hanno certamente aumentato il senso di urgenza tra i ricercatori e le agenzie sanitarie per identificare più efficaci strumenti di selezione, e strategie di prevenzione e trattamento".


Lo studio è stato finanziato dal National Institute on Aging, National Institute of Neurological Disorder and Stroke e dal Johns Hopkins Older Americans Independence Center.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale dellaAmerican Academy of Neurology (AAN).

Riferimento: Valory Pavlik. Serum ceramides—A new biomarker for preclinical AD? Neurology, July 18, 2012 DOI: 10.1212/WNL.0b013e318264e3e2

Pubblicato in ScienceDaily il 18 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)