Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Due opinioni sugli acidi grassi Omega 3 per l'Alzheimer

La Fox News ha riferito oggi di uno studio appena pubblicato su una proteina tossica denominata beta-amiloide, che è stata direttamente collegata all'Alzheimer e ad altri problemi correlati alla demenza che causano la frattura e il fallimento della memoria.

Alex Crees ha diffuso questa storia per primo su FoxNews.com Giovedi di questa settimana.


Lo studio condotto alla Columbia University dal ricercatore principale Nikolaos Scarmeas (foto a sinistra) teorizza che l'acido grasso omega3 è in grado di controllare e diminuire la presenza di beta-amiloide nel sangue, e credo che questo sia un deterrente contro lo sviluppare dell'Alzheimer. "Anche se non è facile misurare il livello dei depositi di beta-amiloide nel cervello in questo tipo di studio, è relativamente facile misurare i livelli di beta-amiloide nel sangue che, in una certa misura, sono collegati al suo livello nel cervello".

 


Al contrario, commentando il suo studio fatto nel Regno Unito, il dottor Simon Ridley (foto a sinistra), direttore di ricerca della Alzheimer's Research UK, ha detto: "Anche se questo studio fornisce indizi interessanti che gli acidi grassi omega-3 nella dieta possono essere collegati ai livelli di amiloide nel sangue, non dimostra se questo si traduce direttamente in minore amiloide tossico nel cervello e un minor rischio di Alzheimer".


Ognuno di questi illustri dottori di ricerca sono convinti della necessità di ulteriori ricerche, ma sono soddisfatti dei progressi nella comprensione del modo in cui la molecola beta-amiloide è in grado di reclutare altre proteine meno dannose, che si raggruppano nel cervello provocando la distruzione di cellule nervose. "Sapere come si forma e si comporta dovrebbe portare a trattamenti più efficaci per l'Alzheimer".


Questa ricerca ha portato allo sviluppo di un farmaco sperimentale che ha già completato la fase 1 degli studi clinici. Si spera che coloro che soffrono di questa malattia devastante, che è aumentata nei numeri non solo in America ma anche in Gran Bretagna, avranno presto un trattamento disponibile.


Elizabeth Devore, Berry Research
Elizabeth Devore, Berry Research
Anche altri stanno cercando deterrenti alimentari, mettendo in evidenza che l'aumento dell'assunzione di frutti di bosco può rallentare il declino cognitivo. Questo studio è stato pubblicato dal Dr Elizabeth Devore (in foto), dalla Harvard Medical School di Boston, che ha dichiarato: "I nostri risultati hanno significative implicazioni sulla salute pubblica in quanto l'aumento dell'assunzione di frutti di bosco è una modifica abbastanza semplice della dieta per testare la protezione della cognizione degli anziani".

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 


Linda Johnson's photoFonti: Harvard Medical School, Alzheimer's Research UK, Columbia University e Fox News.com/Fox News Television Network

Pubblicato da Linda Johnson in Examiner.com il 5 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)