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Revisione collega inquinamento atmosferico e Alzheimer e offre un piano preventivo

Brain health kitchen pyramid by Annie Fenn

Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease ha trovato prove convincenti che l'inquinamento atmosferico e lo stress climatico sono importanti fattori di rischio (modificabili) per il morbo di Alzheimer (MA) e introduce un piano di prevenzione rivoluzionario radicato sulla medicina basata su evidenze.


Lo studio, con primo autore Dharma Singh Khalsa MD, presidente e direttore medico della Alzheimer's Research and Prevention Foundation (ARPF), insieme a Helen Lavretsky MD e Meghan Reddy MD dell'UCLA, Annie Fenn MD e Christopher G. Walling PsyD/MBA/FIPA del California Institute of Integral Studies, evidenzia come lo stress ossidativo, il particolato, le microplastiche e altre tossine ambientali accelerano la neurodegenerazione, che potrebbe iniziare già nell’infanzia.


"I nostri risultati suggeriscono che l'Alzheimer potrebbe iniziare decenni prima di quanto si pensava finora, forse anche da bambini, quando gli individui vivono in ambienti inquinati", ha affermato il dottor Khalsa. "Ma questa ricerca offre anche speranza: combinando la medicina di stile di vita basata su evidenza con la consapevolezza ambientale, non solo possiamo aiutare noi stessi ora, ma anche proteggere le generazioni future".


Lo studio delinea un piano di prevenzione scientificamente fondato che integra alimentazione protettiva del cervello, esercizio fisico/cognitivo, meditazione e fitness spirituale, attingendo agli studi FINGER e Ornish e ai tre decenni di ricerca sulla meditazione Kirtan Kriya yoga dell'ARPF.


"Questo studio unisce le neuroscienze ambientali e la medicina dello stile di vita"
, ha affermato la coautrice dott.ssa Lavretsky. "Offre un modello olistico per la prevenzione del MA che porta benefici anche al pianeta".


"Collegando la prevenzione del MA con l'azione per il clima, stiamo facendo avanzare urgentemente l'eco-psicologia nella sanità pubblica", ha aggiunto il dott. Walling.


"Come hanno sottolineato i recenti incendi, i cambiamenti ambientali e la qualità dell'aria hanno influenzato direttamente sia i miei pazienti che la mia formazione in psichiatria a Los Angeles. Non è mai stato così chiaro che dobbiamo concentrarci su questi problemi come medici", ha commentato la dott.ssa Reddy.


"Possiamo evitare un grosso onere di casi di MA concentrandoci su interventi sullo stile di vita. Dati recenti supportano un approccio su più fronti che include la limitazione dell'esposizione all'inquinamento atmosferico, seguire un modello dietetico protettivo del cervello e mitigare lo stress psicologico con la meditazione", ha affermato la dott.ssa Fenn.

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Research and Prevention Foundation via Newswise (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: D Singh Khalsa, [+3], C Walling. Air pollution and Alzheimer's disease prevention: The science and a prevention plan. J Alz Dis, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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