Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Lemuri invecchiano diversamente dagli umani, e possono indicarci il perché delle malattie legate all'età

Ringtailed Lemurs in Berenty Foto: David Dennis - originally posted to Flickr as Ringtailed Lemurs in Berenty, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9002790

Cosa possono dirci i lemuri sull'infiammazione e l'invecchiamento (la cosiddetta 'inflammaging', da infiammazione + aging) negli umani? Questa è la domanda a cui si è proposta di rispondere Elaine Guevara, antropologa biologica che studia l'evoluzione della storia della vita e dell'invecchiamento nei primati. Nella ricerca da poco pubblicata sull'infiammazione legata all'età nei lemuri coda-ad-anello e sifaka, la Guevara ha scoperto che forse dovremmo ripensare l'inevitabilità dell'infiammazione nell'uomo.


Sebbene simili in molti modi, i lemuri coda-ad-anello e sifaka mostrano differenze nel ritmo della vita e nella sua durata, producendo utili confronti. Poiché lemuri e umani sono primati e condividono un antenato comune che viveva milioni di anni fa, offrono preziose intuizioni sull'evoluzione umana. Le sue scoperte, ha detto, sono 'sorprendenti'.


"Contrariamente alle nostre previsioni, nessuna delle specie ha mostrato un cambiamento legato all'età in qualsiasi marcatore di stress ossidativo. Nessuna delle specie di lemuri ha mostrato un cambiamento legato all'età nell'infiammazione; al massimo, contrariamente alla nostra previsione, i lemuri coda-ad-anello hanno mostrato un declino marginale nell'infiammazione con l'età", ha detto la Guevara.


Questa scoperta, coerente con alcuni recenti studi su altri primati non umani, suggerisce che i lemuri evitano il fenomeno di 'inflammaging' ampiamente presente nell'uomo. Lo studio mostra che l'infiammazione non è una caratteristica universale dei primati, indicando alcune differenze che potrebbero suggerire che non è nemmeno una caratteristica universale degli umani, secondo Christine Drea, prof.ssa di antropologia evolutiva, ricercatrice che lavora con la Guevara.

 

Cosa è l'inflammaging?

Man mano che invecchiamo insorge una infiammazione cronica di basso grado, che a sua volta può causare problemi di salute come malattie cardiache, ictus, diabete, cancro e osteoartrite. Poiché l'infiammazione aumenta con l'età nell'uomo, ciò che la causa e come può essere prevenuta sono le risposte a domande che possono sbloccare informazioni critiche per aiutare gli umani a vivere una vita più lunga e più sana.

 

Raccolta di dati dai lemuri

La Drea ha detto che la squadra ha dovuto trovare un modo per misurare lo stress ossidativo, che si può trovare nel sangue, nelle urine e nella saliva. Hanno optato per le urine: "Il nostro ruolo all'inizio è stato pianificare, progettare, fare brainstorming, confrontare e ottenere questi campioni", ha affermato la Drea, che lavora dal 1999 al Duke Lemur Center, dove non è possibile una ricerca che danneggia gli animali.


Il prossimo passo, secondo la Guevara, è condurre ricerche simili con i lemuri in natura: "Ci sono molte buone ragioni per pensare che l'invecchiamento possa essere abbastanza diverso in cattività e in natura, e che di per sé è informativo valutare il grado in cui l'infiammazione umana è intrinseca oppure ambientale".


Nel frattempo, la Guevara afferma che questo studio è un primo passo per svelare la questione del perché gli umani soffrono di condizioni infiammatorie e legate all'età e trovare modi per trattarli. Con una popolazione globale in rapido invecchiamento, "queste intuizioni sono essenziali per mitigare la disabilità e migliorare la qualità della vita negli anni successivi", ha affermato.

 

 

 


Fonte: Duke University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: EE Guevara, [+7], CM Drea. Comparison of age-related inflammation and oxidative stress in two lemur species. J Compar Physiol B, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.