Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Uso dei campi elettrici delle cellule può trasformare la ricerca delle malattie dell'età, compreso l'Alzheimer

Label free Detection of Cellular Senescence Rilevamento delle cellule senescenti senza marcatura (Fonte: Yagi et al / IEEE Sensors Journal)

Ricercatori della Tokyo Metropolitan University hanno creato un nuovo modo di distinguere le cellule umane 'invecchiate' da quelle più giovani, usando campi elettrici. Sebbene siano stati trovati marcatori chiave di queste cellule 'senescenti', i metodi attuali richiedono 'etichette' biochimiche che sono difficili da applicare e influenzano le cellule stesse, rendendole difficili da studiare. Il nuovo metodo è senza etichetta e meno dannoso. Il team mira a diversificare il metodo, estendendolo ad altri tipi di cellule.


L'invecchiamento inizia a livello cellulare. Man mano che passa il tempo, nel nostro corpo si accumulano cellule invecchiate ('senescenti'). Non solo queste cellule hanno perso gran parte della loro funzione originale, ma continuano a emettere composti che innescano infiammazione. Esiste un corpo crescente di prove sul loro ruolo in condizioni legate all'età come l'indurimento arterioso, l'Alzheimer e il diabete di tipo 2.


Per comprendere e trattare tali mutamenti, gli scienziati devono fare i conti con il modo in cui le cellule senescenti influenzano la nostra fisiologia. Si deve iniziare identificando quali delle nostre cellule sono senescenti e quali no. Sfortunatamente, i metodi esistenti si basano sull'etichettatura selettiva, ad es. attaccare una molecola fluorescente a composti specifici noti per essere presenti nelle cellule anziane. Non solo è dispendioso in termini di tempo, e complesso, ma il processo stesso può cambiare le proprietà proprio di quello che gli scienziati vogliono studiare.


Per aggirare questo problema, un team guidato dall'assistente professor Ippei Yagi della Tokyo Metropolitan University ha elaborato un approccio completamente diverso per identificare le cellule senescenti. Invece di marcarle chimicamente, mettono le cellule sotto un campo elettrico alternato. Ciò provoca un leggero riassestamento della carica, in cui un'estremità della cellula è carica più positivamente dell'altra.


Quando il campo elettrico non è uniforme nello spazio, la cellula migra; nel caso di un campo alternato, la cellula vaga avanti e indietro tra gli elettrodi. Man mano che è modificata la frequenza del campo, il movimento della cellula cambia in modo significativo a un valore noto come 'frequenza di soglia'. Il metodo, noto come 'dielettroforesi modulata da frequenza' (FM-DEP), punta a caratterizzare il tipo di cellula misurando questo valore.


Il team ha concentrato gli sforzi sui fibroblasti dermici umani, una parte importante del tessuto connettivo nella pelle. Quando hanno confrontato le cellule senescenti con quelle più giovani, hanno scoperto che c'era una marcata differenza nelle frequenze di soglia. Questi cambiamenti derivano dai cambiamenti nelle molecole grasse (lipidi) che costituiscono la membrana delle cellule. È importante sottolineare che la FM-DEP è rapida, facile da applicare e non necessita di etichette.


Il nuovo metodo non è solo uno strumento conveniente per la ricerca sull'invecchiamento, ma può vedere l'applicazione alla medicina rigenerativa e alla selezione dei farmaci. Il team spera di applicare la FM-DEP anche ad altri tipi di cellule, come nuovo approccio versatile alla loro identificazione.

 

 

 


Fonte: Tokyo Metropolitan University via Science Daily (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: I Yagi, [+6], CT Lim. Label-free Detection of Senescence-like State in Human Dermal Fibroblasts via Frequency-Modulated Dielectrophoresis. IEEE Sensors Journal, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)