Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza da corpi di Lewy è difficile da diagnosticare presto, ma un test cognitivo completo potrebbe farlo

La terza forma più diffusa di demenza viene spesso scambiata per Alzheimer nonostante le diverse esigenze di trattamento

neurons containing Lewy bodies small red spheresNeuroni contenenti corpi di Lewy (piccole sfere rosse).

Un nuovo studio, pubblicato su Alzheimer's & Dementia, ha delineato i profili cognitivi per la diagnosi precoce della demenza da corpi di Lewy (DLB, dementia with Lewy Body) che, sebbene sia la seconda demenza neurodegenerativa più diffusa, dopo il morbo di Alzheimer (MA), di solito è diagnosticata erroneamente, impedendo alle persone colpite di accedere alle cure più idonee alla loro prognosi.


"I criteri per identificare meglio la DLB esistono in contesti di ricerca, ma volevamo mettere insieme gli studi per stabilire qualcosa di applicabile negli ambienti clinici", ha affermato Ece Bayram MD/PhD, assistente prof.ssa di neurologia all'Università del Colorado e prima coautrice dello studio. "Raggruppando le informazioni dalle pubblicazioni disponibili, abbiamo stabilito un profilo cognitivo in grado di differenziare la DLB dal MA prima dell'arrivo della fase di demenza, il che potrebbe aiutare meglio a informare la direzione delle cure per le persone con queste malattie".


I ricercatori hanno identificato le coerenze nei sintomi cognitivi nelle persone con DLB rispetto a quelle con MA in una meta-analisi delle diagnosi dello stadio di pre-demenza. In questa fase, le persone con DLB hanno dimostrato maggiore attenzione, velocità di elaborazione e funzione esecutiva, nonché migliore richiamo e memoria immediati rispetto alle persone con MA.


"L'identificazione dei profili cognitivi ci ha fornito i dati necessari per suggerire linee guida su cui potrebbero essere facilmente addestrati i professionisti sanitari per delineare migliori piani di cura personalizzati", ha affermato la Bayram. “Inoltre, fornire un quadro per la valutazione clinica invece di test con biomarcatori significa maggiore accessibilità per i professionisti. È più facile ed economico addestrare a fare valutazioni cognitive rispetto a eseguire scansioni o test di biomarcatori invasivi".

 

Diagnosi precoce può portare a trattamento precoce ed esiti migliori

I ricercatori affermano che identificare in anticipo la forma di demenza può guidare la pianificazione futura sia per la persona con demenza che per i loro partner di assistenza e alleggerire la malattia fornendo un trattamento sintomatico adeguato. Le persone con DLB, ad esempio, sono reattive a alcuni tipi di farmaci comuni (come l'aloperidolo) prescritti per la psicosi, che tende a peggiorare la loro condizione.


La dott.ssa Bayram ha dichiarato che, nel complesso, questo studio costituisce un passo promettente per far avanzare la prevenzione e le cure della demenza:

"Vediamo sempre più studi terapeutici che si concentrano sulla modifica della malattia sia per la DLB che per il MA. Avere criteri clinici validati per diagnosticare la DLB prima che insorga la demenza significa che possiamo impedire che accada invece di reagire dopo che si sono verificate perdite significative nel cervello. Questi tipi di valutazioni cliniche offrono opportunità a tutti di ricevere cure anche senza accesso a un centro specializzato".

 

 

 


Fonte: Kelsea Pieters in University of Colorado (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: KA Wyman‐Chick, [+9], D Ferreira. Neuropsychological test performance in mild cognitive impairment with Lewy bodies: A systematic review and meta‐analysis. Alz & Dem, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.