Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come impattano i risultati scolastici su memoria e rischio di demenza?

Ricercatori della Rutgers University hanno esaminato gli esiti sanitari delle politiche educative storiche.

classroom school studentsImage by gpointstudio on Freepik.com

Le politiche storiche che hanno modellato il livello di istruzione hanno benefici per la memoria e per il rischio di demenza, secondo uno studio condotto da ricercatori della Rutgers University di New Brunswick (New Jersey/USA) pubblicato in Epidemiology, che ha confrontato le differenze di anni di istruzione, basati sulle variazioni degli obblighi scolastici statali, con gli esiti delle prestazioni cognitive nei residenti decenni dopo.


"Le politiche per aumentare la quantità o la qualità dell'istruzione ora probabilmente avranno benefici a lungo termine sugli esiti cognitivi", ha affermato Min Hee Kim, docente del Center for Health Services Research della Rutgers, prima autrice dello studio.


I ricercatori hanno scoperto che l'istruzione può essere un fattore predittivo di migliori prestazioni cognitive, funzioni della memoria, aspettativa di vita e insorgenza ritardata di Alzheimer o di altre cause di demenza. Nonostante le evidenze precedenti che le leggi sui requisiti scolastici incidono sulla cognizione degli anziani, rimangono lacune nella ricerca imparziale. Ad esempio, ricerche precedenti hanno messo insieme il profitto educativo degli anziani bianchi e di quelli neri, sebbene gli obblighi scolastici non fossero sempre applicati ai bambini neri negli Stati Uniti.


Quando era ricercatrice post-dottorato all'Università della California di San Francisco dal 2022 al 2024, la Kim ha guidato i ricercatori nell'esame dei dati di oltre 20.000 anziani bianchi e neri, per valutare le politiche dell'istruzione statale. Aveva riscontrato che l'aumento degli anni di istruzione, a seguito delle leggi sull'obbligo scolastico di ogni stato e delle leggi legate alla qualità dell'istruzione, era associato a migliori prestazioni cognitive complessive più avanti nella vita, che comprendono migliore memoria e fluidità verbale, i principali determinanti del rischio di demenza.


I ricercatori hanno esaminato l'impatto specifico dell'educazione sui neri americani per quanto riguarda le politiche e opportunità educative passate. Tra le altre disuguaglianze, le attuali generazioni di anziani neri hanno ricevuto istruzione da un sistema influenzato da segregazione razziale e discriminazione razziale.


"Gli investimenti nell'istruzione sono importanti per l'equità sanitaria", ha affermato la Kim, assistente prof.ssa della Rutgers. "In termini di esiti cognitivi in tarda età, l'istruzione offre benefici simili tra i gruppi razziali, ma l'impatto potenziale dei miglioramenti dell'accesso e della qualità dell'istruzione è probabilmente più grande per i neri americani, perché una percentuale maggiore di questa popolazione è esposta a limitazioni delle risorse educative".


La Kim ha aggiunto che questa indagine conferma una ricerca precedente che aveva scoperto che risiedere da bambini negli stati con istruzione di alta qualità è associato a un minor rischio di demenza più avanti nella vita.

 

 

 


Fonte: Rutgers, The State University of New Jersey (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: MH Kim, [+10], MM Glymour. State Schooling Policies and Cognitive Performance Trajectories: A Natural Experiment in a National US Cohort of Black and White Adults. Epidemiology, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.