Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco comune per il cuore disturba l'esame del sangue per l'Alzheimer

Ricercatori dell'Università di Göteborg, in collaborazione con colleghi dell'Università di Glasgow, hanno presentato dati che l'Entresto (sacubitril/valsartan), farmaco comune per trattare l'insufficienza cardiaca, porta a una marcata riduzione del rapporto amiloide-beta (Aβ) nel plasma, un esame del sangue candidato per rilevare il morbo di Alzheimer (MA). Questa interazione può avere conseguenze cliniche con il rischio di diagnosi errate e aumenta i dubbi su questo test già discusso.

Il MA è associato ad aggregati proteici dannosi nel cervello, e quelli formati dall'Aβ, chiamati placche, sono la patologia cruciale. L'Entresto (sacubitril/valsartan) è un inibitore della neprilisina combinato con un bloccante del recettore dell'angiotensina, ed è approvato per il trattamento dell'insufficienza cardiaca.

La FDA ha sollevato preoccupazioni che questo trattamento di inibizione della neprilisina possa aumentare il rischio di MA, poiché la neprilisina è uno dei principali enzimi responsabili del degrado dell'Aβ nel cervello.

La sperimentazione PERSPECTIVE ha mostrato che il trattamento di inibizione della neprilisina di 3 anni non era associato ad un aumento dell'accumulo di Aβ, determinato dalle scansioni PET, o al deterioramento cognitivo, il che è rassicurante.

 

Test discusso meno invasivo

L'inizio di trattamenti modificanti la malattia (immunoterapie anti-amiloide) richiede test diagnostici esatti per verificare la presenza di amiloidosi cerebrale. Sebbene siano disponibili metodi approvati dalla FDA con analisi del liquido cerebrospinale e scansioni PET, un test di rilevamento meno invasivo e più accessibile semplificherebbe il lavoro diagnostico e la gestione dei pazienti.

Un esame del sangue chiamato 'rapporto Aβ plasmatico' ha dimostrato negli studi di avere prestazioni elevate per rilevare l'amiloidosi cerebrale e questo test è oggi offerto nelle cliniche USA per i pazienti con compromissione cognitiva.

Tuttavia, il 'fold change' (cambiamento, differenza nei valori Aβ nel plasma tra pazienti con MA e anziani sani) è minimo, con una riduzione solo del 10-12% nel MA. Ciò dipende probabilmente dall'Aβ del sangue che deriva in gran parte dai tessuti periferici, offuscando il segnale cerebrale. Il fold change piccolo indica una scarsa robustezza clinica di questo test, che ha portato a dibattere se sia adatto all'uso clinico.

 

Cambio marcato in tutti i pazienti sull'Entresto

Questo studio ha controllato l'effetto di 52 settimane di trattamento con una combinazione dell'inibitore della neprilisina sacubitril e il bloccante del recettore dell'angiotensina valsartan (sacubitril+valsartan = Entresto) in confronto al solo valsartan sui biomarcatori del MA in un esperimento clinico su 92 pazienti con insufficienza cardiaca.

Alla settimana 26, e di nuovo alla 52, sia l'Aβ42 che l'Aβ40 nel plasma sono aumentati notevolmente dopo l'inibizione della neprilisina. Tuttavia, l'aumento è stato più pronunciato per l'Aβ40 che per l'Aβ42 con conseguente riduzione del 32-34% del rapporto Aβ nel plasma, rendendo così i pazienti trattati con sacubitril/valsartan falsamente positivi sul test dell'Aβ plasmatico.

Questo cambiamento marcato è stato trovato in tutti i pazienti su Entresto, mentre non sono stati trovati cambiamenti in altri biomarcatori di MA del sangue (Ptau217, Ptau181, GFAP o NFL). Da sottolineare quindi che questo studio evidenzia che un trattamento comune per gli anziani confonde il rapporto Aβ plasmatico, un esame del sangue per il MA dibattuto.

In effetti, il trattamento con sacubitril/valsartan ha influito sul rapporto Aβ42/Aβ40 nel plasma per più di 3 volte (riduzione > 30%) in più rispetto alla variazione media osservata nei pazienti con MA (riduzione del 10%).

Ci sono più di 5 milioni di persone negli Stati Uniti con MA e circa lo stesso numero con insufficienza cardiaca. È importante notare che circa il 40% dei pazienti con insufficienza cardiaca presenta anche una compromissione cognitiva, rendendoli potenzialmente idonei per l'esame dell'Aβ nel sangue.

 

Potrebbe portare a una classificazione errata

I test Aβ42/Aβ40 nel plasma sono disponibili clinicamente negli Stati Uniti. Raccomandiamo quindi cautela nell'interpretare i risultati nei pazienti che ricevono sacubitril/valsartan, poiché la riduzione osservata nel rapporto potrebbe portare a classificare erroneamente i pazienti come positivi alla placca Aβ (e quindi con MA).

Inoltre, dal punto di vista scientifico, questi risultati richiedono un riesame degli studi pubblicati sui test dell'Aβ plasmatico, per correggere i risultati dopo la rimozione di potenziali falsi positivi (pazienti su Entresto).

Dal punto di vista clinico e per ragioni etiche, questi risultati suggeriscono anche che i pazienti che hanno avuto un test Aβ plasmatico di routine in clinica dovrebbero essere contattati per chiarire se erano in trattamento con Entresto al momento del campionamento del sangue e quindi potrebbero aver avuto un risultato falso positivo del test.

 

 

 


Fonte: University of Gothenburg (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: WS Brum, [+5], K Blennow. Effect of Neprilysin Inhibition on Alzheimer Disease Plasma BiomarkersA Secondary Analysis of a Randomized Clinical Trial. JAMA Neurol, 18 Dec 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)