Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nel 2040 i casi di demenza potrebbero superare le stime attuali del 42%

Potrebbero esserci fino a 1,7 milioni di persone con demenza in Inghilterra e Galles entro il 2040, oltre il 40% in più rispetto alle previsioni precedenti, secondo un nuovo studio a guida UCL.

Dementia cases in England and Wales 2018 2040Stima casi di demenza in Inghilterra e Galles dal 2018 al 2040 (leggi dettaglio sullo studio).

Studi precedenti, basati sui dati disponibili fino al 2010, avevano mostrato che l'incidenza della demenza era diminuita nei paesi ad alto reddito. Tuttavia, la nuova ricerca, pubblicata su The Lancet Public Helath, indica che dopo il 2008 l'incidenza della demenza ha ripreso ad aumentare in Inghilterra e Galles.


Sulla base di questa tendenza stimata di incidenza in crescita, i ricercatori prevedono che il numero di persone con demenza in Inghilterra e Galles potrebbe essere significativamente più alto del previsto in futuro.


Secondo ricerche precedenti, in Inghilterra e Galles si prevedeva che il numero di persone con demenza aumentasse del 57% da 0,77 milioni nel 2016 a 1,2 milioni nel 2040. Tuttavia, la nuova ricerca suggerisce che questa cifra potrebbe arrivare a 1,7 milioni. I ricercatori hanno esaminato nove ondate di dati di over-50 viventi in famiglie private in Inghilterra tra il 2002 e il 2019, iscritti all'English Longitudinal Study of Ageing (ELSA).


Hanno scoperto che il tasso di incidenza della demenza (una misura che considera la percentuale della popolazione in ciascuna fascia di età) è diminuita del 28,8% tra il 2002 e il 2008, ed è invece aumentata di nuovo del 25,2% tra il 2008 e il 2016. Un simile modello non lineare è stato osservato nei sottogruppi di età, sesso e conseguimenti scolastici.


È molto rilevante che i ricercatori abbiano scoperto che le disparità nel tasso di incidenza della demenza erano in aumento tra i vari gruppi di istruzione, in quanto c'è stato un calo più lento nel 2002-2008 e un aumento più rapido dopo il 2008 nei partecipanti con un livello di istruzione inferiore.


I ricercatori prevedono che, se il tasso di incidenza aumenta con la stessa rapidità del periodo 2008-2016 (un aumento del 2,8% all'anno), il numero di persone con demenza in Inghilterra e Galles aumenterà a 1,7 milioni entro il 2040, circa il doppio dei casi del 2023. Ciò è a fronte della stima di un milione di persone se i tassi di demenza avessero continuato a diminuire come in precedenza.


Il primo autore dott. Yuntao Chen (UCL Institute of Epidemiology & Health Care), ha dichiarato:

“È scioccante pensare che il numero di persone con demenza entro il 2040 potrebbe essere superiore del 70% rispetto a quello previsto con una incidenza che continuava a diminuire.

“Non solo avrà un effetto devastante sulla vita delle persone coinvolte, ma causerà anche un onere considerevolmente più grande per la sanità pubblica e l'assistenza sociale delle previsioni attuali. Il continuo monitoraggio della tendenza dell'incidenza sarà cruciale nel modellare la politica di assistenza sociale".


Sebbene un aumento dei casi di demenza sia stato spesso attribuito alla popolazione che invecchia, i ricercatori hanno scoperto che anche il tasso di insorgenza della demenza all'interno delle fasce più avanzate di età è in aumento. L'autore senior prof. Eric Brunner (UCL Institute of Epidemiology & Health Care), ha dichiarato:

“La nostra ricerca ha scoperto che è probabile che la demenza sia un problema politico più urgente di quanto abbiamo finora ritenuto, anche se la tendenza attuale continuasse solo per pochi anni.

“Abbiamo scoperto non solo che l'invecchiamento della popolazione è un grande motore della tendenza in Inghilterra e Galles, ma sta aumentando anche il numero di persone che sviluppano la demenza all'interno delle fasce più avanzate di età.

"Non sappiamo per quanto tempo questo schema continuerà, ma il Regno Unito deve essere preparato in modo da poter garantire che tutti gli interessati, qualunque sia la loro situazione finanziaria, siano in grado di accedere all'aiuto e al supporto di cui hanno bisogno".

[...]

 

 

 


Fonte: University College London (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Y Chen, [+9], EJ Brunner. Dementia incidence trend in England and Wales, 2002–19, and projection for dementia burden to 2040: analysis of data from the English Longitudinal Study of Ageing. The Lancet Public Health, 2023,  DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)