Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Costipazione associata a invecchiamento e declino cognitivo

Avere movimenti intestinali meno frequenti è associato al declino cognitivo, secondo una nuova ricerca riferita all'Alzheimer’s Association International Conference® (AAIC®) 2023, ad Amsterdam e online.

Circa il 16% della popolazione mondiale lotta con la costipazione. Tale prevalenza è ancora più alta tra gli anziani a causa di fattori legati all'età come le diete con deficit di fibre, la mancanza di esercizio fisico e l'uso di alcuni farmaci costipanti per trattare altre condizioni mediche.


La costipazione cronica, definita da movimenti intestinali ogni 3 giorni o più, è stata associata a problemi di salute a lungo termine come infiammazione, squilibri ormonali e ansia/depressione.


Per approfondire questa relazione, il team di Chaoran Ma MD/PhD, ex ricercatrice del Brigham and Women's Hospital e della Harvard Medical School e attuale prof.ssa associata all'Università del Massachusetts di Amherst, ha valutato tre studi di coorte prospettici con oltre 110.000 persone.


I ricercatori hanno raccolto dati sulla frequenza di movimento intestinale di tutti i partecipanti nel 2012-2013 e le loro autovalutazioni della funzione cognitiva dal 2014 al 2017; la funzione cognitiva oggettiva è stata misurata tra il 2014 e il 2018 in un sottogruppo di 12.696 partecipanti.


I ricercatori hanno scoperto che movimenti intestinali meno frequenti erano associati a una funzione cognitiva più scarsa. Rispetto a quelli con movimenti intestinali quotidiani, i partecipanti costipati (movimenti intestinali ogni tre giorni o più) avevano cognizione significativamente peggiore, equivalente a 3 anni in più di invecchiamento cognitivo cronologico.


La frequenza di movimento intestinale ogni tre giorni, o ancora minore, era associata a probabilità più elevate del 73% di declino cognitivo soggettivo. Hanno anche trovato:

  • Un rischio leggermente maggiore di declino cognitivo in coloro che avevano movimenti intestinali più di due volte al giorno.
  • I partecipanti allo studio con determinati livelli di microbi specifici nell'intestino - meno batteri che possono produrre butirrato e meno batteri responsabili della digestione di fibre alimentari - avevano sia movimenti intestinali meno frequenti che una funzione cognitiva peggiore.


Dong Wang MD/ScD, professore associato della Harvard Medical School, del Brigham e Women's Hospital e della Harvard T.H.Chan School of Public Health, autore senior di questo studio, ha affermato:

"Questi risultati sottolineano l'importanza per i medici di discutere la salute intestinale, in particolare la costipazione, con i loro pazienti più anziani.

“Gli interventi per prevenire la costipazione e migliorare la salute dell'intestino comprendono adottare diete sane arricchite con alimenti ad alto contenuto di fibre e con molti polifenoli (come frutta, verdura e cereali integrali), assumere integratori di fibre, bere molta acqua ogni giorno e avere una attività fisica regolare".

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Association (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: C Ma et al. Bowel movement frequency, the gut microbiome, and cognitive function in women and men.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.