Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Insicurezza alimentare può aumentare il declino cognitivo degli anziani

Gli anziani che vivono con insicurezza alimentare hanno maggiori probabilità di sperimentare malnutrizione, depressione e limitazioni fisiche che influenzano il modo in cui vivono. Il Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP), programma di assistenza nutrizionale supplementare, è il più grande programma di assistenza nutrizionale finanziato a livello federale negli Stati Uniti e la ricerca ha dimostrato che lo SNAP ha ridotto la fame e l'insicurezza alimentare nella popolazione generale.


Sono disponibili poche prove, tuttavia, sul modo in cui lo SNAP può influire sull'invecchiamento del cervello degli anziani. Per colmare questo divario di conoscenza, Muzi Na, assistente prof.ssa di scienze nutrizionali alla Penn State, ha guidato un team di ricercatori che hanno studiato la relazione tra insicurezza alimentare, SNAP e declino cognitivo. Hanno scoperto che la sufficienza alimentare e la partecipazione allo SNAP possono aiutare a proteggere gli anziani dal declino cognitivo accelerato.


In un nuovo articolo pubblicato sul Journal of Nutrition, i ricercatori hanno analizzato un campione di 4.578 anziani, rappresentativo degli Stati Uniti, attraverso i dati del National Health and Aging Trends Study, 2012-20. I partecipanti hanno riferito le loro esperienze con l'insicurezza alimentare e sono stati classificati per alimentazione sufficiente o insufficiente. Lo stato SNAP è stato definito come partecipanti SNAP, non ammissibili a SNAP e non partecipanti/non ammissibili a SNAP. I ricercatori hanno scoperto che gli adulti cibo-insicuri hanno un declino cognitivo più rapido dei loro coetanei cibo-sicuri.


I ricercatori hanno identificato diverse traiettorie di declino cognitivo usando lo stato di insufficienza alimentare o lo stato di SNAP. I tassi di declino cognitivo erano simili nei partecipanti a SNAP e nei non ammissibili a SNAP, entrambi con tasso più lento dei non partecipanti/non ammissibili a SNAP. Il tasso più alto di declino cognitivo osservato nel gruppo cibo-insicuro equivaleva ad essere 3,8 anni più anziani, mentre lo stesso osservato nel gruppo non partecipante/non ammissibile a SNAP equivaleva ad essere 4,5 anni più anziani.


"Per una popolazione che invecchia, circa 4 anni di invecchiamento cerebrale possono essere molto significativi", ha spiegato la Na. "Questi risultati indicano davvero l'importanza della sicurezza alimentare per le persone mentre invecchiano e il valore che lo SNAP può avere nel migliorare la salute cognitiva di queste persone. Dobbiamo assicurarci che le persone abbiano accesso - e incoraggiarle a utilizzare - il programma SNAP mentre invecchiano".


Questi risultati giustificano altri studi per esaminare l'impatto dell'insicurezza alimentare e della promozione della partecipazione a SNAP sulla salute cognitiva negli anziani, ha affermato NA.

 

 

 


Fonte: The Pennsylvania State University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Na, ...[+4], A Wennberg. Food Insufficiency, Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP) Status, and 9-Year Trajectory of Cognitive Function in Older Adults: The Longitudinal National Health and Aging Trends Study, 2012–2020. The Journal of Nutrition, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.