Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una scoperta sull'amiloide potrebbe portare a nuove terapie per l'Alzheimer

Una ricerca ha rivelato che le placche di proteine associate alla malattia sono più appiccicose di quanto si pensava.

fluorescent dye molecule binds to a second binding site on the amyloid beta protein fibril

Gli scienziati della Rice University stanno usando la durata della fluorescenza (fluorescence-lifetime) per far luce su un peptide associato al morbo di Alzheimer (MA), che secondo stime dei Centri per il Controllo delle Malattie USA interesserà quasi 14 milioni di persone negli Stati Uniti entro il 2060.


Con un nuovo approccio che usa la spettroscopia risolta nel tempo (time-resolved spectroscopy) e la chimica computazionale, Angel Martí e il suo team, in uno studio pubblicato su Chemical Science hanno trovato prove sperimentali di un sito di legame alternativo sugli aggregati di amiloide-beta (Aβ). I depositi di placca amiloide nel cervello sono una delle caratteristiche principali del MA.


Martí, professore di chimica, bioingegneria e scienza dei materiali e nano-ingegneria e direttore di facoltà alla Rice, ha affermato:

"L'Aβ è un peptide che si aggrega nel cervello delle persone che soffrono di MA, formando queste fibre sopramolecolari su nanoscala (fibrille). Una volta che crescono a sufficienza, queste fibrille precipitano e formano quelle che chiamiamo placche amiloidi.

"Comprendere come le molecole in generale si legano all'Aβ è particolarmente importante non solo per lo sviluppo di farmaci che si legheranno con migliore affinità ai suoi aggregati, ma anche per capire chi sono gli altri giocatori che contribuiscono alla tossicità del tessuto cerebrale".


Il gruppo di Martí aveva in precedenza identificato un primo sito di legame per i depositi di Aβ, scoprendo che le molecole metalliche di tintura erano in grado di legarsi alle tasche formate dalle fibrille. La capacità delle molecole di essere fluorescenti (emettere luce se eccitate sotto uno spettroscopio) ha indicato la presenza del sito di legame. Martí spiega:

"La spettroscopia risolta nel tempo, usata nel laboratorio per l'ultima scoperta, è una tecnica sperimentale che guarda al tempo trascorso dalle molecole in uno stato eccitato. Eccitiamo la molecola con la luce, la molecola assorbe l'energia dai fotoni di luce e arriva a uno stato eccitato, uno stato più energico.

"Questo stato energizzato è responsabile del bagliore fluorescente. Possiamo misurare il tempo che le molecole trascorrono nello stato eccitato, che si chiama lifetime (durata di vita), e quindi usiamo tali informazioni per valutare l'equilibrio legante delle piccole molecole con l'Aβ" .


Oltre al secondo sito di legame, il laboratorio e i collaboratori dell'Università di Miami hanno scoperto che diversi coloranti fluorescenti, che non si aspettavano potessero legarsi ai depositi di amiloide, in effetti lo fanno.


"Questi risultati ci consentono di creare una mappa di siti di legame nell'Aβ e un registro delle composizioni di aminoacidi richieste per la formazione di tasche di legame nelle fibrille di Aβ", ha detto Martí.


Il fatto che la spettroscopia risolta nel tempo è sensibile all'ambiente attorno alla molecola di colorante ha permesso a Martí di dedurre la presenza del secondo sito di legame:

“Quando la molecola è libera in soluzione, la sua fluorescenza ha una durata particolare dovuta a questo ambiente. Tuttavia, quando la molecola è legata alle fibre amiloidi, il microambiente è diverso e di conseguenza lo è anche la durata della fluorescenza. Per la molecola legata alle fibre amiloidi, abbiamo osservato due diverse vite di fluorescenza.

“La molecola non si legava a un sito unico nell'Aβ ma a due siti diversi. E questo è estremamente interessante perché i nostri studi precedenti avevano indicato solo un sito di legame. Ciò è accaduto perché non siamo stati in grado di vedere tutti i componenti con le tecnologie in uso a quel tempo".


La scoperta ha suggerito altri esperimenti.


"Abbiamo deciso di esaminare ulteriormente questo, non solo attraverso la sonda che abbiamo progettato, ma anche con altre molecole usate da decenni nella fotochimica inorganica", ha detto. “L'idea era trovare un controllo negativo, una molecola che non si legasse all'Aβ. Ma ciò che abbiamo scoperto è che queste molecole, che non ci aspettavamo si legassero all'Aβ, in realtà si legavano ad essa con un'affinità decente".


Martí ha affermato che i risultati avranno un impatto anche sullo studio di "molte malattie associate ad altri tipi di amiloidi: Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica (SLA), diabete di tipo 2, amiloidosi sistemica". Comprendere i meccanismi di legame delle proteine amiloidi è utile anche per studiare gli amiloidi non patogeni e le loro potenziali applicazioni nello sviluppo di farmaci e nella scienza dei materiali.


"Esistono amiloidi funzionali che il nostro corpo e altri organismi producono per diversi motivi, e non sono associati a malattie"
, ha detto Martí. “Esistono organismi che producono amiloidi che hanno effetti antibatterici. Esistono organismi che producono amiloidi per scopi strutturali, per creare barriere e altri che usano amiloidi per lo stoccaggio chimico. Lo studio degli amiloidi non patogeni è un'area emergente della scienza, quindi questo è un altro percorso che i nostri risultati possono aiutare a sviluppare".

 

 

 


Fonte: Rice University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: B Jiang, ...[+7], AA Martí. Deconvoluting binding sites in amyloid nanofibrils using time-resolved spectroscopy. Chemical Science, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.